Quando si tiene la Biennale di Antiquariato a Firenze
La Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze, giunta alla sua 33ª edizione, si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e del collezionismo. Dal 28 settembre al 6 ottobre, Palazzo Corsini ospiterà 81 gallerie, tra cui nomi storici come Colnaghi, fondata nel XVIII secolo, Agnews, attiva dal 1817, e la famiglia Frascione, fedele alla Biennale fin dalla prima edizione del 1959. Anche Botticelli Antichità, nata proprio nel 1959, e le rinomate Bacarelli e Longari saranno presenti, contribuendo a rendere l’evento un autentico viaggio nel tempo attraverso capolavori di epoche diverse.
Quali sono le gallerie d’arte che partecipano alla Biennale di Firenze 2024
Fabrizio Moretti, segretario generale della manifestazione, non ha esitato a definire questa edizione come “la più importante mostra dell’arte italiana al mondo”. Con oltre 25.000 visitatori registrati nell’edizione del 2022, la Biennale continua a richiamare l’attenzione di appassionati e collezionisti da tutto il mondo. Le gallerie partecipanti, con una media di 30-50 anni di esperienza, come Canesso, Tornabuoni, Lampronti, Piva, Sperone & Westwater e Dickinson, si distinguono per la loro capacità di scoprire e valorizzare opere di artisti del calibro di Botticelli, Tiziano e Rubens.

Chi sono i giovani galleristi che partecipano alla Biennale di Antiquariato
La Biennale non è solo una celebrazione della tradizione, ma anche un palcoscenico per nuove scoperte e giovani galleristi. A Palazzo Corsini si potranno ammirare opere inedite grazie alla partecipazione di gallerie come Caretto & Occhinegro, Romano Fine Arts e il debutto di Flavio Gianassi di Londra, che esporrà quattro bronzetti di Gian Lorenzo Bernini. Tra i nuovi protagonisti si annoverano anche Lullo Pampoulides di Londra e Rob Smeets di Ginevra, pronti a lasciare il segno con le loro proposte innovative e rare.
Quali opere d’arte si possono ammirare a Palazzo Corsini
Tra i tesori esposti, spiccano alcune opere di straordinario valore storico e artistico. Botticelli Antichità presenterà una testa del vescovo Andrea de’ Mozzi, attribuita a un collaboratore di Arnolfo di Cambio, mentre Maurizio Nobile Fine Arts proporrà un ritratto di Filippo e Costanza De Marinis come Amore e Psiche, realizzato da Domenico Pellegrini nel 1790. Carlo Orsi esporrà una Madonna con il Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano Vecellio, databile tra il 1555 e il 1560. Altre opere degne di nota includono una Natura morta di Giovanna Garzoni, un set di candelieri in bronzo dorato del ‘700 presentati da Alessandra di Castro, e un ritratto di Anna Belimbau di Vittorio Corcos, esposto dalla Società di Belle Arti. Non mancheranno incursioni nel Novecento con opere di Le Corbusier, Alberto Savinio e Giorgio De Chirico.