Il 20esimo Rapporto Annuale Federculture “Impresa Cultura” offre una panoramica dettagliata di questo rinascimento culturale, analizzando dati su consumi, finanziamenti, occupazione e turismo, e proponendo riflessioni sulle politiche e le prospettive future.
Il 2023 è stato l’anno della ripresa per la cultura in Italia. La spesa delle famiglie in cultura è aumentata del 10% rispetto al 2022, mentre la partecipazione culturale fuori casa è salita del 12%, raggiungendo il 35,2%.
Uno dei segnali più positivi della ripresa è la crescente domanda di cultura da parte dei cittadini. Secondo le stime preliminari dell’Istat, la spesa mensile delle famiglie in cultura, ricreazione e sport è salita a 101,27 euro, rispetto ai 91,94 euro del 2022, segnando un aumento del 10%. Nonostante l’inflazione, la crescita rimane significativa al 4%. Anche la partecipazione culturale è in aumento: le attività culturali fuori casa hanno visto una crescita di circa una volta e mezzo rispetto al 2022, con picchi nei concerti (dall’11,2% al 21,7%), nel teatro (+63%), nei concerti classici (+50%), nelle visite a musei e mostre (+44%) e nei siti archeologici e monumenti (+43%).
L’occupazione culturale ha recuperato i livelli pre-crisi, con 825mila occupati nel 2023, pari al numero del 2019. Questo incremento è trainato dagli occupati nelle professioni culturali in settori non culturali, aumentati del 5,5% nel 2023 e del 7,7% rispetto al 2019. Inoltre, la domanda straniera ha fortemente beneficiato il settore: il turismo culturale è aumentato del 34,5%, con una spesa superiore del 40%.
Gli investimenti nel settore culturale mostrano un quadro complessivamente positivo. Le risorse destinate alla cultura nei bilanci pubblici sono in aumento o costanti rispetto al 2019. Il bilancio del Mic è poco sotto i 4 miliardi di euro, i Comuni superano i 2,3 miliardi, e le Regioni appena sopra il miliardo. Anche il sostegno privato alla cultura tramite Art bonus ha registrato nuovi traguardi, superando i 900 milioni di euro ad aprile 2024, con un record di oltre 121 milioni di euro nel 2023.

Quali sono i principali fattori che hanno contribuito alla ripresa culturale post-Covid?
La ripresa culturale post-Covid è stata sostenuta da diversi fattori chiave. L’aumento della spesa delle famiglie in attività culturali, il ritorno della partecipazione culturale fuori casa e il turismo culturale in forte crescita hanno avuto un ruolo significativo. Inoltre, l’incremento degli investimenti pubblici e privati nel settore culturale ha contribuito a sostenere e rilanciare l’offerta culturale.
Come ha influito la ripresa culturale sull’occupazione nel settore?
La ripresa culturale ha avuto un impatto positivo sull’occupazione nel settore, riportando i livelli di occupazione ai numeri pre-crisi del 2019. Nel 2023, il numero di occupati nel settore culturale è salito a 825mila, segnando un aumento dell’1,2% rispetto al 2022. Questo incremento è stato particolarmente evidente nelle professioni culturali in settori non culturali.
Quali sono stati i principali cambiamenti nel turismo culturale durante la ripresa?
Il turismo culturale ha visto una notevole crescita durante la ripresa, con un aumento del 34,5% degli stranieri nelle città d’arte italiane. Questo incremento è stato accompagnato da un aumento di oltre il 40% nella spesa dei turisti culturali. La cultura si è confermata come il principale motore della domanda turistica internazionale, contribuendo significativamente al rilancio del settore turistico nel suo complesso.