Home » Festival del paesaggio: l’isola di Capri si riempie d’arte
Dal 7 settembre al 20 ottobre 2024, la splendida isola di Capri, e in particolare Villa San Michele e il centro storico di Anacapri, diventeranno il cuore pulsante dell’arte contemporanea grazie all’ottava edizione del Festival del Paesaggio. Questo evento, curato da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, rappresenta un’importante occasione per ammirare opere di artisti sia italiani che internazionali, con il sostegno dell’associazione Il Rosaio – Arte e Cultura Contemporanea e altri partner locali come la Fondazione Axel Munthe/Villa San Michele e Capri Palace Jumeirah.
L’edizione 2024 del festival, intitolata “L’animale che dunque sono”, trae ispirazione dal filosofo Jacques Derrida e si propone di indagare il significato dell’essere umano in un mondo sempre più tecnologico. Artisti di rilievo come Rä Di Martino, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Claire Fontaine, e altri, presentano opere che mettono in discussione i confini tra l’umano e l’animale, in un’epoca in cui le intelligenze artificiali giocano un ruolo sempre più centrale nella nostra vita quotidiana.
Il festival solleva interrogativi fondamentali: cosa ci rende umani in un mondo dominato dalla tecnologia? Quali sono le caratteristiche che ci distinguono dagli animali, soprattutto in un contesto dove emergono pulsioni irrazionali? Le installazioni e i progetti speciali esposti ad Anacapri invitano il pubblico a riflettere sulle interconnessioni tra uomo e natura, esplorando come queste influenzano la nostra identità e il nostro comportamento.
Gli ideatori del festival, Arianna Rosica e Gianluca Riccio, sottolineano come “L’animale che dunque sono” sia un invito a riconsiderare la nostra relazione con il mondo naturale e tecnologico. Derrida ci ricorda che la diversità animale ci obbliga a confrontarci con le nostre origini, spingendoci a riflettere sulla sostenibilità ambientale e sull’importanza di trovare un nuovo equilibrio tra le varie forme di vita che popolano il pianeta. In un’epoca in cui i confini tra naturale e artificiale sono sempre più labili, il festival si propone come un’importante occasione di riflessione e crescita.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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