Home » Giudizio Universale di Michelangelo fu dipinto anche a olio su tela
Il dipinto, noto come “Giudizio Universale di Ginevra”, misura 96,52 x 81,28 cm ed è realizzato su finissima tela di lino. Le sue tracce si erano perse da oltre 100 anni, fino alla sua recente riscoperta. La studiosa Amel Olivares, specialista in arte rinascimentale, ha attribuito l’opera a Michelangelo grazie a un’attenta analisi stilistica e iconografica.
Il dipinto presenta una composizione simile all’affresco della Cappella Sistina, con la figura centrale di Cristo giudice che domina la scena. Tuttavia, alcune peculiarità lo distinguono. Innanzitutto, Cristo è raffigurato senza barba, come nell’opera originale di Michelangelo prima di un restauro che ne ha modificato l’aspetto. Inoltre, la tecnica pittorica impiegata, a olio su tela, rappresenta una novità assoluta per il Rinascimentista, che solitamente prediligeva la pittura su tavola.
La scoperta del “Giudizio Universale di Ginevra” apre nuove prospettive di studio su Michelangelo e la sua arte. L’utilizzo della tela come supporto pittorico suggerisce una maggiore apertura del maestro verso nuove tecniche e influenze artistiche. Inoltre, l’opera offre spunti per una revisione critica di alcuni aspetti dell’affresco della Cappella Sistina, alla luce delle modifiche apportate dai restauri nel corso dei secoli.
Il “Giudizio Universale di Ginevra”, restaurato nel 2015 dal professor Antonio Casciani, si conserva oggi in ottime condizioni. L’opera rappresenta un’importante testimonianza del genio di Michelangelo e arricchisce il nostro patrimonio artistico di un capolavoro inaspettato. Le future ricerche su questo dipinto promettono di svelare ulteriori segreti sulla vita e l’opera del grande maestro del Rinascimento.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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