Cosa vedere al MarTa di Taranto: Temporary Art
Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) si prepara a brillare di nuova luce. Lo fa grazie a innovative proposte allestitive volte ad aumentare l’attrattiva e la fruibilità del museo. La direttrice Stella Falzone ha presentato infatti due progetti che promettono di svelare i tesori nascosti del MArTA. In più si coinvolgerà il pubblico in un’esperienza immersiva nella storia e nella cultura della Magna Grecia. Cuore pulsante del nuovo allestimento è la Temporary Art. Si tratta di un’area dinamica allestita nella hall di ingresso del museo. Qui, ogni mese, una selezione di reperti custoditi nei depositi del MArTA sarà esposta al pubblico, offrendo l’opportunità di ammirare opere d’arte e manufatti di inestimabile valore che raramente vedono la luce. Un vero e proprio caleidoscopio di tesori che, attraverso un sistema di rotazione mensile, permetterà di esplorare la ricchezza e la varietà delle collezioni del museo. Ma non solo: il pubblico sarà protagonista attivo di questa esperienza, votando il reperto che più lo ha colpito e decretandone l’esposizione in un posto d’onore nelle vetrine di ingresso della Temporary Art.
Quali reperti sono conservati al MarTa
L’allestimento del MArTA si arricchisce con il progetto Art in Progress, che integra l’esposizione permanente. Ci saranno nuovi reperti e testimonianze archeologiche di grande valore. Tra questi, manufatti in oro provenienti dai depositi del museo e importanti opere restituite al patrimonio italiano dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Un esempio emblematico è il cratere a volute con scene d’oltretomba, risalente al 320 a.C. circa, restituito dal Paul Getty Museum di Malibù e ora esposto al primo piano del museo accanto al Cratere del Pittore di Dario. Un’opera di inestimabile valore che arricchisce il già ricco panorama del MArTA e testimonia l’impegno del museo nel recuperare e valorizzare il proprio patrimonio.

Reperti in viaggio: il MArTA dialoga con il mondo
L’allestimento del MArTA si completa con i cartelli Reperti in viaggio, esposti nelle vetrine del museo. Questi cartelli raccontano le storie dei tesori del MArTA che, temporaneamente, sono in prestito ad altri musei del mondo. Un modo per testimoniare l’importanza del museo tarantino come centro di cultura e di scambio internazionale, e per sottolineare il ruolo fondamentale che il MArTA svolge nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio archeologico della Puglia e dell’Italia.
I progetti futuri del MarTa
Le nuove proposte allestitive del MArTA rappresentano un passo importante verso un museo sempre più aperto, dinamico e inclusivo. Un museo che non solo conserva e custodisce il patrimonio archeologico, ma lo rende accessibile al pubblico, coinvolgendolo in un’esperienza di scoperta e di apprendimento. Un museo che si proietta verso il futuro con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la cultura e la ricerca archeologica a livello internazionale.