Home » La statua del generale Neshor protagonista di una mostra a Torino
La statua del generale Neshor continua ad essere protagonista di una avventura nel mondo dell’antichità. Lo spunto è la mostra a Torino, dedicata proprio all’enigmatica statua del generale Neshor. Si chiama “Un falso autentico: la statua di Neshor”. Partita l’11 agosto, resterà aperta fino al 15 ottobre. Il Museo Egizio si appresta a svelare i segreti nascosti dietro questa rara testimonianza storica, protagonista del ciclo di esposizioni “Nel laboratorio dello studioso”. L’evento è curato dagli egittologi Maxence Garde, Matteo Lombardi e Federico Poole, del Dipartimento Collezione e Ricerca. Un’opportunità unica di immergersi nell’opera di restauro e ricerca condotta dai custodi del museo.
A chi si stesse chiedendo di cosa si tratta, nello specifico, diciamo che la statua del generale Neshor è un capolavoro risalente al VI secolo a.C. Si è ritrovato al centro dell’attenzione non solo per la sua bellezza intrinseca, ma anche per la complessa evoluzione che ha attraversato nel corso dei secoli. Un volto di faraone, aggiunto nel corso del Novecento, ha inizialmente suscitato dibattiti tra gli esperti. La mostra offre una panoramica affascinante della sua storia, documentando il suo percorso dalla sua prima apparizione presso il negozio di Maurice Nahman al Cairo nel 1947, fino al suo ingresso nelle collezioni del Museo Egizio nel 2002.
L’esposizione non si limita a esplorare la storia della statua di Neshor, ma getta luce su un tema universale nel mondo dell’antichità: le falsificazioni. L’apertura dell’Egitto all’Occidente nel XIX secolo portò all’emergere di un mercato di antichità, ma anche di opere contraffatte. Questo mercato, che all’inizio era caratterizzato da copie grossolane e talvolta fantasiose, cresceva in complessità, riuscendo persino ad ingannare gli esperti più accreditati. La mostra ospita una selezione di queste falsificazioni, tra cui uno scarabeo con testa umana, un coperchio di cassettina decorato con una scena di caccia e una tavola d’offerta con iscrizioni geroglifiche.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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