Home » Archeologia: la “Pulvis Vulcanica” trovata nella Laguna Veneta
Nel Canale San Felice, i ricercatori delle Università di Padova, Venezia e Modena-Reggio Emilia hanno scoperto tracce di pulvis puteolana, un materiale estratto dai Campi Flegrei vicino a Napoli. Questo componente, descritto da Vitruvio e Plinio il Vecchio, era celebre per la sua capacità di conferire al calcestruzzo romano proprietà uniche, tra cui la solidificazione sott’acqua e una resistenza straordinaria. Le analisi su una struttura romana sommersa, risalente al I secolo d.C. e considerata un prototipo del tradizionale “pozzo veneziano”, hanno rivelato questa connessione inaspettata tra le tecnologie edilizie romane e l’ambiente lagunare.
La pulvis puteolana, utilizzata dai Romani oltre 1.800 anni prima dell’invenzione del cemento Portland, era un additivo insostituibile per opere ingegneristiche in ambienti marini. Questo materiale garantiva durabilità eccezionale, resistenza agli agenti atmosferici e ai carichi strutturali. Estratto nei pressi di Pozzuoli, veniva impiegato in infrastrutture portuali e opere sottomarine. La scoperta nella laguna veneziana dimostra che queste tecnologie avanzate erano diffuse ben oltre i confini della Campania, attestando una rete di scambi sofisticata.
Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS ONE, evidenzia la complessità delle connessioni economiche e culturali nel Mediterraneo antico. La presenza della pulvis puteolana a Venezia suggerisce che la laguna, lontana dall’essere una zona marginale, fungeva da hub commerciale integrato nelle rotte marittime pan-mediterranee. Queste reti di scambio testimoniano l’importanza strategica della laguna già in epoca romana, secoli prima del dominio mercantile veneziano.
Oltre a dimostrare l’ampia diffusione della tecnologia edilizia romana, la ricerca sottolinea l’originalità con cui le comunità della laguna seppero adattare queste conoscenze alle sfide ambientali locali. Le strutture romane rinvenute si armonizzano con l’equilibrio tra acqua e terra, anticipando alcune soluzioni architettoniche che avrebbero caratterizzato Venezia nei secoli successivi. Questo connubio di tradizione e innovazione racconta una storia di resilienza e adattamento ancora attuale.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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