La storia di Halaesa Arconidea
Fondata nel 403 a.C., Halaesa Arconidea si trovava su una collina che dominava la costa tirrenica e la valle del fiume Tusa. Nel 269 a.C., si sottomise a Gerone II durante la guerra contro i Mamertini, seguito dalla decisione di allearsi con i Romani nella Prima guerra punica. Grazie a questa scelta, Halaesa divenne una delle cinque “civitates liberae et immunes”, esente da tributi e con il diritto di eleggere il proprio Senato e magistrati. La città crebbe economicamente, divenendo un punto di riferimento per i mercanti italici.
Le scoperte archeologiche di Halaesa Arconidea
Durante la quinta campagna di scavi condotta dall’Università di Palermo, in collaborazione con il Parco archeologico di Tindari, sono stati ritrovati importanti resti, tra cui un complesso termale di circa 800 metri quadrati, uno dei più estesi dell’isola. Gli scavi hanno rivelato pavimenti a mosaico, un cortile porticato e un reticolo di strade. Questi ritrovamenti forniscono nuove informazioni sull’assetto urbanistico della città ellenistica e romana.
Valorizzazione e conservazione del sito
Data l’importanza delle scoperte, il sito sarà presto sottoposto a interventi di restauro conservativo e messa in sicurezza. Come affermato dall’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, l’impianto termale rappresenta un unicum in Sicilia per le sue dimensioni e l’apparato decorativo, rendendo Halaesa un luogo di grande rilevanza storica e archeologica. La Sicilia si conferma così un vero e proprio scrigno di tesori archeologici, con siti di fama mondiale come la Valle dei Templi di Agrigento, il Teatro Greco di Siracusa e l’antica città di Selinunte. L’isola offre una straordinaria testimonianza delle civiltà che l’hanno abitata, dai Greci ai Romani, lasciando un’eredità storica unica. Oggi, questi siti continuano a raccontare storie millenarie, attirando studiosi e turisti da tutto il mondo.
