Home » Murale dei diritti: a Milano ben 200 volti raffigurati
A Milano, il 7 ottobre scorso, è stato inaugurato un grande murale dedicato ai diritti umani. L’opera d’arte è stata creata dal collettivo artistico Orticanoodles in collaborazione con l’associazione OrMe – Ortica Memoria. Quest’ultimo gruppo sta contribuendo a trasformare Milano in un museo a cielo aperto. Con questa nuova aggiunta, hanno reso omaggio a 200 personalità che si sono resi importanti per la società. Con la loro audacia nello sfidare le norme sociali, hanno scritto la storia dei diritti umani e civili. L’opera celebra anche i migranti che hanno tragicamente perso la vita nel naufragio di Lampedusa. Ricordiamo che i fatti avvennero il 3 ottobre 2013, in occasione del decimo anniversario di questa tragedia.
Lo spettacolare murale si erge sulla facciata di un edificio in via Ortica 1, trasformandolo in una vera e propria opera d’arte urbana. I colori vivaci dell’arcobaleno avvolgono l’intero edificio, mentre i volti di persone coraggiose emergono dalla parete. Si tratta di individui che hanno dedicato la loro vita alla causa di un mondo più giusto, libero e dignitoso per tutti. Quest’opera d’arte cattura il lungo cammino della storia dei diritti umani nel quartiere Ortica, il più piccolo di Milano. Viene evocato il capolavoro “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, che raffigura una folla compatta e vitale celebrante la gioia, i sacrifici e il duro lavoro.
Tra i 200 volti immortalati su questo murale, emergono personalità come Altiero Spinelli, uno dei fondatori del Movimento Federalista Europeo a Milano 80 anni fa, che si oppose al regime fascista. La storia include anche Franca Viola, la prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore, che contribuì a modificare il codice penale italiano. Non possono mancare i ritratti di Masha Amini, vittima della violenza poliziesca a Teheran, e il movimento di protesta per i diritti delle donne in Iran. Il murale celebra anche figure come Amalia Ercoli Finzi, Don Virginio Colmegna, Franca Rame, Michela Murgia e Mariasilvia Spolato.
“Non solo un’opera d’arte importante, ma anche un richiamo alla memoria storica e ai diritti umani universali”. Lo dice Serafino Sorace, il presidente dell’associazione OrMe – Ortica Memoria. Che aggiunge: “Questo murale ci ricorda che in un’epoca segnata da conflitti, crisi ambientali e intolleranza verso le minoranze, i diritti umani rimangono una bussola per guidarci verso un futuro migliore”.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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