“La Reggia di Carditello – ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – merita un grande progetto di rilancio come Pompei, la cui supervisione sugli appalti sarebbe da affidare ai Carabinieri, proprio come avvenuto a Pompei. Carditello è un sito meraviglioso dalle grandi potenzialità culturali e socioeconomiche, stiamo lavorando affinché possa entrare in modo duraturo negli itinerari culturali. La cultura non deve essere prerogativa delle grandi città, ma diffusa su tutto il territorio, perché è uno dei coefficienti sui quali si misura la qualità della vita dei cittadini”.
Il restauro di questi importanti ambienti della Reggia borbonica rappresenta una svolta per il futuro del sito monumentale, come ha spiegato il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni. “La presenza del Ministro Sangiuliano – ha dichiarato – testimonia non solo la particolare attenzione del Governo per il territorio, ma la sua personale determinazione a rilanciare la Reggia borbonica. Un’azione di grande coraggio istituzionale, dopo anni di incuria e abbandono, che sarà decisiva per il futuro di Carditello. Il Real Sito di Carditello deve diventare la Venaria Reale del Sud”.
Per il recupero del sito c’è ancora molto da fare. “L’Appartamento Reale è stato restaurato dal Segretariato generale campano solo parzialmente – ha continuato Maddaloni – ed evidentemente ha bisogno ancora di essere completato con i fondi già in parte appostati dal Ministro. Nonostante tutte le problematiche riscontrate, noi agiamo e riapriamo le sale al pubblico, dimostrando il nostro senso di responsabilità e continuando a lavorare in armonia con i nostri soci per restituire alla comunità questo sito dal notevole patrimonio storico, ambientale e culturale. Il sito necessita di una vasta e diffusa opera di restauro con l’individuazione di nuove e significative risorse per il rilancio complessivo e definitivo di Carditello”.
Chi ha costruito la Reggia di Carditello?
Il Real Sito di Carditell è un complesso borbonico costruito nel 1787 per volontà di Ferdinando IV di Borbone. Progettato dall’architetto Francesco Collecini, collaboratore di Luigi Vanvitelli, era originariamente utilizzato come tenuta di caccia, allevamento di cavalli di razza reale e produzione agricola e casearia. Questo luogo rappresentava una delle tante “reali delizie” della famiglia borbonica, dimostrando il loro amore per la natura e il piacere delle attività campestri.
Chi viveva nella Reggia di Carditello?
La Reggia di Carditello, anche nota come Real Sito di Carditello, era usata principalmente dalla famiglia reale dei Borbone di Napoli come residenza di campagna e tenuta di caccia. Il sito serviva come luogo di svago e di attività agricole e di allevamento. Tuttavia, a differenza di altre regge borboniche, come quella di Caserta, il Real Sito di Carditello non era una residenza permanente della famiglia reale.
Quanto costa il biglietto per la Reggia di Carditello?
L’accesso all’aera museale costa 5 euro. Il ticket per accedere all’ampia aerea pic-nic è di soli 2 euro.