Con colpevole ritardo, Dumb Money, film incentrato sui “fatti relativi alle quotazioni in borsa di Game Stop” del 2021, è finalmente disponibile in Italia. L’ultima fatica di Craig Gillespie – attualmente alle prese con il film targato DCU Supergirl: Woman of Tomorrow – vede protagonisti, in un super cast corale, Paul Dano, Shailene Woodley, America Ferreira, Seth Rogen, Vincent D’Onofrio e Pete Davidson.
Un’assurda storia vera
Dumb Money è tratto dal romanzo The Antisocial Network di Ben Mezrich, già autore di Miliardari per caso, romanzo non-fiction che ispirò The Social Network di David Fincher. La storia dietro i “fatti di Game Stop” ha scosso l’opinione pubblica quando nel 2021 gli users facenti parte di un forum Reddit, iniziarono a investire piccole somme di danaro sulle quote in borsa di Game Stop, generando un’inversione di tendenza senza precedenti. Azioni acquistate sei mesi prima a meno di cento dollari, di punto in bianco hanno aumentato il proprio valore del 500%.
Nelle settimane successive all’esplosione del fenomeno, Netflix aveva annunciato di aver commissionato a Ben Mezrich un romanzo ispirato ai fatti, per poterne successivamente trarre un film per la propria piattaforma. Nei mesi successivi, Netflix si è poi tirata indietro, ciononostante, romanzo e film sono venuti al mondo nel giro di meno di due anni.
Siamo dinanzi a una instant-adaptation tra le più fameliche degli ultimi decenni, nel concreto.
Investire sui paradossi del capitalismo
Dumb Money, con un taglio a metà tra un documentario e un docu-fiction, analizza le falle del sistema capitalistico, di come queste, non vengano mai rimarginate, al netto di eventi e fenomeni che tendono, storicamente, a dilatarle. Come viene fatto notare, già nel 2008 il collasso di Wall Street portò a conseguenze inimmaginabili, da un punto di vista del declino dei fondi d’investimento e della conseguente ascesa dei cosiddetti “scommettitori” di borsa.
Come nella realtà storica dei fatti, Dumb Money è un seguito spirituale de La grande scommessa di Adam McKay, nel quale un gruppo di analisti riuscì a prevedere il collasso del mercato immobiliare, investendo, nel concreto, contro il capitalismo stesso. Arricchendosi dunque sulle spalle di migliaia di famiglie a un passo dalla bancarotta.
Se nel 2008 gli speculatori investirono sul fallimento della classe media – un fantoccio figlio della cultura statunitense neo-liberale – nel 2021 gli investitori del web, gli users di Reddit, investirono contro gli speculatori stessi. Il film di Craig Gillespie racconta questo. Di come un’indagine di mercato, ponderata, si sia tramutata in una lotta al potere, in un conflitto di classe, grazie ai social.
Sapientemente, da La grande scommessa, Dumb Money eredita anche la struttura corale, raccontando più punti di vista, dissimili, ma speculari, sul collasso dei fondi speculativi. Purtroppo però, in questo caso specifico, non c’è abbastanza miseria umana, manca un pizzico di nichilismo, nel raccontare di come, nella più concreta delle declinazioni del capitalismo, da una storia del genere, non possano uscirne tutti vincitori.
Il film sarà disponibile anche per il noleggio a partire dall’8 Novembre.