Quando viene presentato il docu-fiction su Franco Califano al Roma Fest
In occasione della Festa del Cinema di Roma 2024, nella sezione Freestyle, sarà proiettato Franco Califano – Nun ve trattengo, un docu-fiction che rende omaggio all’indimenticabile cantautore Franco Califano. Diretto da Francesca Romana Massaro e Francesco Antonio Mondini, questo film non segue le classiche regole del documentario biografico, ma si presenta come un viaggio unico attraverso una notte romana senza tempo, esattamente dieci anni dopo la scomparsa del “Califfo”. Prodotto da Interlinea Film in collaborazione con Illmatic Film Group, verrà presentato in anteprima il 25 ottobre e si preannuncia come un tributo vibrante e inusuale al grande artista.
Qual è la trama del docu-fiction “Nun ve trattengo”
Il film si apre negli studi di Radio Radicale, dove uno speaker inizia un sentito omaggio a Califano. Questo omaggio viene captato da Lele Vannoli, attore che, a bordo di un’auto d’epoca, si sintonizza sulle frequenze della radio mentre attraversa la Roma notturna. Durante il tragitto, dalla radio emergono voci di amici e colleghi, tra cui Claudia Gerini, Noyz Narcos e Maurizio Mattioli, che raccontano ricordi e aneddoti legati al Califfo. Le loro testimonianze, arricchite da materiali d’archivio esclusivi e dalla voce inconfondibile di Califano, contribuiscono a costruire un racconto che, volutamente, non segue un ordine cronologico. È piuttosto una narrazione intima e nostalgica, un viaggio che ripercorre la vita e l’anima di una Roma che ha forgiato l’artista.

Chi sono gli autori del docu-fiction su Franco Califano, “Nun ve trattengo”
Francesca Romana Massaro e Francesco Antonio Mondini sono gli autori di questo docu-fiction fortemente sperimentale e originale. I registi volevano riflettere la complessità e il carisma di Califano attraverso una narrazione visiva che ne catturasse la personalità eclettica. “Il nostro obiettivo era creare qualcosa che riflettesse le tante sfumature del suo carattere”, spiega Massaro. Il film utilizza un mix di luci drammatiche, colori vibranti e contrasti intensi, cercando di ricreare l’energia dinamica che ha caratterizzato la vita del Califfo. L’approccio caleidoscopico sia nelle immagini che nella trama mira a sorprendere lo spettatore, proprio come Califano ha sempre fatto nella sua carriera. “Niente di scontato”, afferma Massaro, “nemmeno le pose delle interviste, perché il Maestro non lo avrebbe permesso”.
Chi era Franco Califano
Califano era una figura complessa, lontana dall’essere inquadrata in semplici etichette. Non un santo, né un diavolo, ma un uomo profondamente umano. Dal Califano del periodo milanese fino alle borgate romane e al suo amore per la filosofia, la sua vita di 74 anni è stata ricca di incontri e esperienze che hanno segnato la sua esistenza. Il film cerca di cogliere questa dualità, rappresentando le varie sfaccettature del Califfo: la sua vulnerabilità, il suo spirito ironico e l’energia grezza che lo caratterizzavano. Per chi lo ha conosciuto, o semplicemente ammirato da lontano, il docu-fiction offre un ritratto affettuoso e onesto di un uomo che ha lasciato un segno nella cultura italiana.