Festival di Cannes e presidenti: non è mai capitato nella storia di questa kermesse dedicata al cinema che il presidente di giuria sia un cineasta che l’anno precedente ha vinto la Palma d’Oro per il miglior film. Capita nell’edizione di quest’anno, 2023, con lo svedese Ruben Ostlund, vincitore lo scorso anno con il film “Triangle of sadness”, al secondo premio a Cannes nella sua carriera. Certo, c’erano già stati Francis Ford Coppola ed Emir Kusturica a portare avanti questo incarico dopo aver vinto dei premi a Cannes, ma non nell’anno precedente.
Quest’anno la kermesse si terrà dal 16 al 27 maggio
Manca ancora qualche mese a quella che senz’altro è una delle manifestazioni più importanti per il cinema europeo e mondiale. Ostlund però, 48 anni e grande filmografia si è detto onorato per la scelta di renderlo presidente di giuria. Oltre a ciò si dice felice ed orgoglioso. Il primo film di Ostlund risale al 2004 con un lungometraggio non documentaristico. Nel 2014 vinse poi nella sezione Un certain reguard con il film “Forza maggiore”. Per trovare un altro svedese a ricoprire questo stesso ruolo a Cannes dobbiamo arrivare al 1973, esattamente 50 anni fa, quando il presidente di giuria fu l’attrice Ingrid Bergman.
Festival di Cannes: le parole di Ostlund
Ruben Ostlund ha voluto ringraziare con parole sentite per questo incarico. Ecco qualche stralcio del suo discorso: “Da nessuna parte nel mondo l’attesa è così alta come quando cominciano i film in gara a Cannes. È un privilegio essere parte di tutto questo, accanto al pubblico e agli appassionati”. Il regista svedese ha poi aggiunto quanto il cinema sia fondamentale per cercare di staccare le persone dalla solitudine delle loro case e dalla fruizione solitaria dei film. Andare nelle sale contribuisce a scrollarsi di dosso lo smartphone e ad incontrare anche altre persone. In questo il cinema inteso anche come sale cinematografiche sarà sempre utilissimo.
