Home » Picasso, un ribelle a Parigi: il film al cinema solo per tre giorni
Amanti della pittura, c’è materiale per voi anche al cinema! Solo per tre giorni, il 27, 28 e 29 novembre sarà proiettato in alcune sale selezionate (l’elenco delle sale sarà presto disponibile su nexodigital.it) “Picasso. Un ribelle a Parigi. Storia di una vita e di un museo”. Il film racconta Pablo Picasso attraverso uno sguardo inedito e del tutto diverso da quello cui siamo abituati.
Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con il sostegno del Musée National Picasso di Parigi, celebra i cinquant’anni dalla scomparsa dell’artista, l’ 8 aprile 1973. Questo docufilm, diretto da Simona Risi, getta luce su aspetti nascosti della vita di Picasso, uno dei più straordinari protagonisti del XX secolo. Nel cuore della narrazione assistiamo al percorso di un giovane immigrato, proveniente da umili origini ma destinato a diventare un’icona senza tempo. Attraverso un incessante susseguirsi di scene lo spettatore conoscerà il Museo Picasso di Parigi. Parliamo della più vasta collezione al mondo dedicata all’artista con oltre 6000 opere d’arte e 200.000 pezzi di archivio.
Un viaggio fisico ed intellettuale che getta nuova luce sull’opera e la mente dell’artista. La guida in questo percorso è Mina Kavani, attrice iraniana protagonista di “No Bears” di Jafar Panahi. Pahani, lo ricordiamo, è il regista dissidente insignito del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. Kavani, come Picasso, ha affrontato il coraggio della libertà artistica, trovando rifugio a Parigi per sfuggire alle censure del regime degli ayatollah, impedendole oggi di fare ritorno in patria. Un parallelismo con il maestro spagnolo, che durante l’era franchista non poté né volle far ritorno in Spagna, riflettendo una dolorosa realtà di esilio.
Questo ritratto unico dell’artista svela la complessa dualità della sua personalità – un individuo sia generoso che dispotico, composto di luci e ombre, talvolta celato dietro una maschera. Il film approfondisce anche le sue relazioni con numerose compagne, innescando una discussione attuale e controversa: è possibile separare l’artista dall’uomo? In sottofondo, emerge l’immagine di Parigi ai tempi di Picasso, una città anch’essa contraddittoria. All’inizio del XX secolo, mentre si trasformava in una metropoli moderna e aperta, Parigi mostrava la sua intolleranza e xenofobia nei confronti degli immigrati.”
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture