Chi ha amato la saga dei Florio potrà rivederli anche sul piccolo schermo. I Leoni di Sicilia infatti debuttano su Disney+ a partire da mercoledì, 25 ottobre con i primi quattro episodi (mentre i restanti quattro saranno disponibili a partire dal 1° novembre). Presentata al Rome Film Fest, la fiction di Paolo Genovese ci immerge nella vita dei Florio, un’epica dinastia di speziali che ha fatto la storia della Sicilia e d’Italia.
Il fiorente impero dei Florio in streaming
La narrazione ruota attorno ai due fratelli Florio: Paolo, interpretato da Vinicio Marchioni, e Ignazio, interpretato da Paolo Imbruglia. Fuggiti dalla Calabria devastata da un terremoto, trovano rifugio a Palermo. Lì, da umili commercianti di spezie, riescono a trasformare una bottega decadente in un prospero impero. L’incredibile svolta arriva con il giovane Vincenzo, il figlio di Paolo, interpretato da Michele Riondino, il cui ingegno trasforma l’azienda in un vero e proprio impero. Ma la vita di Vincenzo sarà stravolta dall’arrivo di Giulia, un personaggio interpretato da Miriam Leone, una donna eccezionalmente intelligente e indipendente.
“I Leoni di Sicilia” ci guideranno attraverso l’Italia del XIX secolo fino all’Unità nel 1861, un’epoca in cui i Florio diventano una delle famiglie più influenti e ricche. Con una flotta di novantanove navi e un impero che spazia dalla chimica al vino, dal turismo all’industria del tonno, i Florio si affermano come una potenza economica senza rivali. Nel cast della serie, tratta dal romanzo omonimo di Stefania Auci, spiccano i nomi di Donatella Finocchiaro, Eduardo Scarpetta, Ester Pantano e Adele Cammarata.
I Leoni di Sicilia e il loro incantesimo sul pubblico
Miriam Leone, l’interprete di Giulia, condivide il suo affetto per il personaggio. “Sono innamorata di lei, della sua libertà, perché si rende conto che non fa la vita che vorrebbe. A un certo punto dice: perché mio fratello può fare certe cose e io no? Insomma Giulia: grazie di averci liberate”.
Paolo Genovese, il regista di questa produzione, rivela il suo affetto per questa storia epica: “Non conoscevo questa storia che mi ha colpito molto. Ci sono dentro tanti contrasti su diversi livelli: i moti rivoluzionari, l’arrivo di Garibaldi, la borghesia che cresce e poi c’è la rivoluzione personale di Vincenzo e Giulia”. Genovese enfatizza che, sebbene ci possano essere alcune somiglianze con “Il Gattopardo”, la vera essenza di “I Leoni di Sicilia” sta nella sua capacità di raccontare la trasformazione dinamica di un’epoca e di una famiglia straordinaria.
