Manca davvero poco alla pubblicazione dei primi quattro episodi di The Crown 6. Saranno infatti disponibili in streaming su Netflix dal 16 novembre. Eppure, emergono già i primi retroscena. Amy Roberts, la costumista della serie, non ha resistito ad esempio a condividere dettagli inediti al magazine Entertainment Weekly. La realizzazione di questo capitolo finale sulla vita di Elisabetta II è stata definita da Roberts come “strana”, una definizione che abbraccia molteplici sfaccettature dell’inusuale processo di produzione.
La troupe e il cast si erano appena immerse nelle riprese quando la notizia della morte della Regina Elisabetta II, dopo un regno di ben 70 anni, ha sconvolto il set, causando una temporanea interruzione della produzione. Dominic West, noto per il ruolo del Principe Carlo, ricorda l’attimo in cui apprese la notizia mentre si trovava a Barcellona per il primo giorno di riprese. “Non abbiamo girato nulla, per rispetto” – afferma West – sottolineando l’impatto emotivo che l’evento ha avuto sull’intera squadra.
The Crown 6: dietro le quinte della tragedia Reale
La sesta stagione si distingue anche per un’altra peculiarità. Peter Morgan, il creatore della serie, ha dedicato i primi quattro episodi alla dettagliata narrazione di una sfortunata storia d’amore. Quella tra la Principessa Diana e Dodi Al Fayed, culminata nella loro tragica morte in un incidente stradale a Parigi nell’agosto del 1997. In una intervista a Variety, Morgan ha sottolineato che la breve pausa forzata ha offerto l’opportunità di esplorare la morte di un personaggio chiave nella trama. Ted Sarandos, capo di Netflix, ha confermato la decisione finale di mantenere la narrazione fino al 2005. Ciò nonostante la discussione sulla conclusione della serie con la morte della regina, preservando così un approccio storico rispetto a uno giornalistico.
Sensibilità nella rappresentazione dei fatti
Ma le indiscrezioni non finiscono qui. Elizabeth Debicki, l’attrice che interpreta Diana, ha sottolineato in un’intervista con EW l’impegno del creatore Peter Morgan e dell’intera troupe nel gestire la rappresentazione della tragedia con sensibilità. Polly Bennett, infine, coach degli attori, ha evidenziato l’esperienza unica di lavorare su una stagione che tocca ricordi personali. “Le altre stagioni sembravano più investigative, mentre stavolta ero più indecisa sulle mie stesse percezioni – dice -. Sono andata molto cauta nel procedere, guardare quei filmati, immaginare come devono essersi sentite queste persone e capire cosa stessero facendo i loro corpi”. Un viaggio nei meandri emotivi e storici che rende la sesta stagione di “The Crown” un capitolo imperdibile della serie.












