Le linee storte di Dio è stato giudicato da diversi critici letterari e testate (ultima in ordine di tempo La Gazzetta di Parma) il miglior romanzo pubblicato nel 2022. Uscito per i tipi di Vallecchi proprio lo scorso anno, è stato tradotto in italiano per la prima volta da Ariase Barretta. Il quale ha reso in maniera impeccabile l’atmosfera di thrilling psicologico dell’autore spagnolo.

Riflessioni sul labirinto psichico
Un’opera che, al di là delle convenzioni, gioca con le sinapsi dei lettori e li trasporta in un vortice di suspence avvincente. “Le linee storte di Dio”, firmato dall’autore spagnolo Torcuato Luca de Tena, ha fatto il suo debutto nelle librerie italiane con un’eccezionale traduzione curata da Ariase Barretta. Barretta ha sapientemente catturato l’atmosfera di suspence e thrilling psicologico delineata dall’autore spagnolo, trasmettendo ogni sfumatura di emozione con perizia linguistica.
Un’incisiva citazione di Heinrich Heine apre verso l’universo de “Le linee storte di Dio”, noto anche con il titolo originale “Los renglone storcidos de Dios”. L’opera, originariamente pubblicata da Luca de Tena nel lontano 1979, ha dato origine anche a un bel film, accessibile su Netflix, intitolato “Quando Dio imparò a scrivere”. In questa vertiginosa sequela di eventi, il lettore viene immerso nell’oscura psiche delle patologie cognitive. Un territorio dove la nuova visione psichiatrica si scontra con gli approcci più tradizionali. Questo romanzo psicologico, con una maestria narrativa senza pari, esplora i meandri delle menti fragili e introduce il pubblico in un intenso viaggio all’interno di un’umanità sofferente, in bilico tra realtà e illusione.
Le linee storte di Dio danza tra i meandri della mente
Nella sinfonia di protagonisti, uno spicca in particolare: Alice Gould de Almenara. Una donna di brillante intelligenza e straordinaria bellezza, che si affaccia sul palcoscenico del mistero. Armata di autostima e determinazione, Alice si lancia nell’indagine di un omicidio. Si svela così un intricato labirinto di verità e illusioni. L’ambientazione è quella di un ospedale psichiatrico dalla concezione aperta, gestito da uno psichiatra appartenente alla scuola dell’antipsichiatria. Alice si ritrova a interagire con una galleria di personaggi altrettanto affascinanti quanto complessi. Eppure, la domanda persiste: Alice è una mente lucida intrappolata in un mondo contorto, o è lei stessa un enigma sfuggente? Un errore nell’arte della scrittura di Dio? L’ultimo atto di questo romanzo coinvolgente è una sorpresa, che lascia i lettori riflettere sulla fragilità e la complessità della mente umana. E che noi non sveliamo.