Home » Fumetti manga giapponesi: le case editrici investono nell’intelligenza artificiale
I manga più famosi sono quelli che arrivano almeno alle 20 milioni di copie vendute. Il primo manga creato interamente con Intelligenza Artificiale risale al marzo 2023 quando Cyberpunk: Peach John, sbarcava sul mercato. Un esperimento che ha anticipato un trend in crescita: l’utilizzo dell’AI per velocizzare la traduzione dei manga e facilitarne l’esportazione. A scommettere su questa rivoluzione sono Shueisha, Kadokawa, Square Enix e altri colossi del settore, che hanno investito circa 5 milioni di dollari in Mantra, una startup giapponese specializzata in AI per l’editoria.
Mantra Engine è lo strumento chiave di Mantra. Un software in grado di tradurre manga in diverse lingue in tempi rapidi. Un’opportunità ghiotta per un’industria come quella del manga, che vede solo il 2% dei 700.000 volumi pubblicati ogni anno varcare i confini giapponesi. L’obiettivo è chiaro: sfruttare l’AI per massimizzare l’export e cavalcare l’ondata di popolarità globale che i manga stanno vivendo, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa.
L’automazione della traduzione, però, non è priva di critiche. La Japanese Association of Translators ha espresso dubbi sulla qualità delle traduzioni generate dall’AI, sottolineando l’importanza del contesto e delle sfumature linguistiche che solo un traduttore umano può cogliere. Un traduttore di manga può arrivare, tra l’altro, a guadagnare fino a 67 mila dollari all’anno se lavora bene. Timori che si scontrano con l’obiettivo di massimizzare il profitto e conquistare nuovi mercati. L’AI, in questo scenario, diventa un’arma a doppio taglio: da un lato velocizza il processo e amplia le possibilità di export, dall’altro mette a rischio il lavoro dei traduttori professionisti e la qualità stessa delle traduzioni.
L’investimento in Mantra è solo l’ultimo tassello di un mosaico più ampio: il Giappone punta sempre di più sull’intelligenza artificiale per promuovere la propria cultura all’estero. Un’operazione che si inserisce nel quadro della strategia “Cool Japan“, volta a trasformare il paese da potenza economica in centro nevralgico della cultura pop mondiale. Ma questo futuro ha un prezzo: il rischio di snaturare l’anima stessa del manga e di sacrificare la qualità sull’altare della velocità. Un dilemma che il Giappone dovrà affrontare per navigare con successo le acque incerte del futuro.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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