Home » Tobias Hill morto a 53 anni per un glioblastoma
Lo scrittore inglese Tobias Hill ha chiuso il capitolo finale della sua storia. La notizia della sua scomparsa il 26 agosto scorso, a causa di un glioblastoma, è stata resa nota solo oggi (18 settembre, n.d.r). Il quotidiano “The Guardian” ha dato l’estremo saluto all’intellettuale durante il suo funerale. Un tributo commovente a una vita spesa a esplorare ciò che giace al di sotto della superficie delle cose. Hill, con la sua narrativa unica, aveva sempre posto Londra al centro delle sue opere, scavando nella psiche di una città che spesso nasconde il suo vero io.
Nel 1999, Hill fece il suo ingresso sulla scena letteraria con “Underground” (pubblicato in italiano con lo stesso titolo nel 2000 da Fandango Libri). Il romanzo non era solo una detective story, ma un viaggio metafisico nell’universo oscuro della metropolitana londinese. Nei sotterranei, la banalità quotidiana cedeva il passo alla fragilità, trasformando il caos della città in qualcosa di devastante. Il tessuto stesso della metropolitana di Londra diventava il protagonista di questo thriller letterario. La trama del romanzo è semplice quanto efficace: un serial killer getta donne sotto i treni, mentre un solitario immigrato polacco, tormentato dal passato e da una paura segreta del buio, giura di fermare questa ondata di omicidi. Hill spiegava che in questo mondo parallelo, un po’ infernale, la rete di tunnel era un riflesso delle nevrosi e delle paure nascoste dell’umanità.
Poeta e romanziere di straordinario talento, Hill era nato a Londra il 30 marzo 1970 e ha condiviso la sua passione per la letteratura insegnando all’Università del Sussex. Le sue opere comprendono collezioni di poesie come “Year of the Dog” (1995) e “Midnight in the City of Clocks” (1996), influenzate dalle sue esperienze in Giappone, oltre a “Zoo” (1998). Tra i suoi successi letterari si annovera la raccolta di racconti “Skin” (1997), vincitrice del Pen/Macmillan Silver Pen Award. Hill aveva anche esplorato le profondità della critica musicale rock per il “Sunday Telegraph”. Dieci anni fa, nel 2014, un ictus aveva segnato la fine della sua carriera di scrittore. La sua traccia nella cultura underground rimarrà sempre viva nelle pagine dei suoi libri, dove le parole sono finestre sul mondo nascosto sotto la superficie.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: Lumos - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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