Una mostra in onore dei Preraffaelliti allestita a Forlì che si aprirà il 24 febbraio. Un grande evento che accende i riflettori su un movimento nato verso la metà del XIX secolo, in Inghilterra, da un gruppo di giovani artisti ribelli, tra cui John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti. Venne così alla luce la Confraternita Preraffaellita, un movimento noto per la sua ribellione agli standard accademici dell’epoca. Questi artisti abbracciavano una filosofia che mirava a ritornare alle forme artistiche precedenti al Rinascimento, prendendo ispirazione da opere antecedenti a Raffaello Sanzio. Le loro opere si distinguevano per l’uso di colori vibranti, la precisione nei dettagli e i temi spirituali, creando opere intense, moderne e visionarie.
L’influenza della pittura italiana
L’influenza della pittura italiana fu fondamentale per lo stile innovativo e romantico dei Preraffaelliti, che ebbe un impatto significativo sulla pittura dell’epoca e un’eredità duratura nell’arte europea successiva. La mostra “Preraffaelliti. Rinascimento moderno” al Museo Civico San Domenico di Forlì, curata da esperti come Gianfranco Brunelli ed Elizabeth Prettejohn, mette in luce il forte legame tra il Preraffaellismo e la tradizione pittorica italiana, un tema finora poco approfondito.
L’eredità degli artisti Preraffaelliti
Il Preraffaellismo non rappresentò un semplice ritorno agli stili del passato, bensì un progetto visionario e moderno che reinterpretava la tradizione italiana con forza e originalità. Gli artisti Preraffaelliti si ispirarono a una vasta gamma di influenze storiche, dall’arte gotica veneziana a maestri del Rinascimento come Botticelli e Michelangelo, fino all’arte veneziana del XVI secolo.
La mostra, ospitata nella Chiesa di San Giacomo e nelle sale della biblioteca del Convento di San Domenico, presenta 320 opere tra dipinti, sculture, disegni e altro ancora, provenienti da collezioni italiane, europee e americane. Oltre ai fondatori della Confraternita, verranno esposte opere di altri artisti chiave del movimento, come Edward Burne-Jones e Ford Madox Brown, insieme a opere di artisti italiani ispirati ai Preraffaelliti britannici. La mostra rimarrà aperta fino al 30 giugno 2024, offrendo un’opportunità unica per esplorare questo affascinante periodo artistico.