Quando riapre al pubblico il Museo Ostiense
La riapertura del Museo Ostiense è realtà da mercoledì 10 luglio, suggellata anche da una cerimonia inaugurale a cui hanno preso parte il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Direttore generale Musei, Massimo Osanna, e il Direttore del Parco archeologico di Ostia antica, Alessandro D’Alessio. L’intervento si è articolato in due capitoli, uno dedicato ai lavori di adeguamento strutturale e allestimento, l’altro al restauro delle opere inserite nel percorso espositivo. Un passo importante nella valorizzazione di questo sito archeologico di inestimabile valore, restituendo al pubblico un’esperienza immersiva nella storia e nella vita quotidiana dell’antica Ostia, fiorente città portuale di Roma.
Come si articola il nuovo percorso espositivo
Il nuovo percorso espositivo, articolato in 12 sale, si snoda attraverso sette macrotemi che ripercorrono le vicende di Ostia dalla sua fondazione, risalente alla tradizione al quarto re di Roma, Anco Marzio, fino al suo declino avvenuto intorno alla metà del VI secolo d.C. I visitatori sono accompagnati in un viaggio nel tempo attraverso un racconto museale completamente rinnovato, che si avvale di un sapiente equilibrio tra tradizione e innovazione.
Quali sono i punti di forza del nuovo allestimento del Museo Ostiense
I visitatori potranno dal 10 luglio in poi contare su un allestimento moderno e curato. Le sale espositive sono state infatti completamente ridisegnate, creando un ambiente luminoso e accogliente che valorizza al meglio i reperti archeologici. Oltre a ciò il percorso museale è arricchito da pannelli esplicativi, didascalie informative e ricostruzioni grafiche che aiutano a comprendere il contesto storico e culturale delle opere esposte. Touchscreen interattivi, video esplicativi e proiezioni immersive permettono di approfondire le conoscenze su Ostia e di rivivere la sua storia in modo coinvolgente. Il nuovo allestimento dedica infine ampio spazio agli oggetti di uso quotidiano, offrendo uno sguardo più intimo sulla vita degli abitanti di Ostia.

Come è stato eseguito il restauro del nuovo Museo Ostiense
Parallelamente al nuovo allestimento, è stato realizzato un accurato restauro di oltre cento opere della collezione permanente del museo. Un intervento complesso e delicato, condotto da restauratori esperti, che ha riguardato sculture, rilievi, mosaici, pitture e altri manufatti di grande valore storico e artistico. L’obiettivo è stato quello di preservare l’autenticità delle opere, garantendone la fruizione per le generazioni future. Il nuovo Museo Ostiense è stato progettato per essere accessibile a tutti i tipi di pubblico. Percorsi tattili e segnaletica in Braille facilitano la visita ai diversamente abili, mentre pannelli esplicativi in diverse lingue e attività didattiche dedicate ai più piccoli rendono il museo un luogo di conoscenza e di scoperta per tutti.
Quali sono gli altri musei nell’area di Ostia
La riapertura del Museo Ostiense rappresenta un tassello fondamentale nel mosaico di valorizzazione del patrimonio archeologico di Ostia Antica. Negli ultimi anni, il Parco ha visto l’apertura di nuovi musei e aree archeologiche, come il Museo delle Navi di Fiumicino e il complesso della basilica di Sant’Ippolito all’Isola Sacra, confermandosi come un polo culturale di riferimento a livello internazionale. Un impegno costante che mira a rendere fruibile al pubblico la ricca storia e la bellezza di questo luogo straordinario.
Cosa ha dichiarato il ministro Sangiuliano all’inaugurazione del Museo Ostiense
“Questa riapertura è importante non solo per il Parco archeologico di Ostia ma per l’intero sistema museale nazionale – afferma il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano -. All’interno del sito, con un nuovo percorso espositivo e il restauro di numerose opere, è possibile comprendere pienamente il ruolo di Ostia nella storia di Roma. I musei sono la geografia identitaria della nazione. I dati, eccezionali, sull’affluenza resi noti in questi giorni, con 57 milioni di visitatori nel 2023 e oltre il 22 per cento rispetto all’anno precedente, confermano una rinnovata consapevolezza da parte di cittadini e turisti dell’importanza di visitare un sito culturale. In meno di due anni abbiamo riaperto numerosi musei: Castellammare di Stabia, Correale di Sorrento e stiamo lavorando per altre riaperture. Ritengo che la cultura debba essere uniformemente diffusa su tutto il territorio nazionale perché significa innanzitutto qualità della vita. L’Italia è una super potenza culturale, un unicum nella storia globale e dobbiamo essere orgogliosi, quando si inaugura un nuovo sito museale, del nostro grande passato”.