Quali opere del Vittoriano sono state restaurate
Le maestose sculture del Vittoriano, uno dei monumenti più rappresentativi di Roma, sono tornate al loro originario splendore grazie a un intervento di restauro imponente. Il progetto, avviato lo scorso marzo dal VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, si è concluso a ottobre. Le opere restaurate includono le raffigurazioni marmoree del Mare Adriatico, firmato da Emilio Quadrelli, e del Mar Tirreno, di Pietro Canonica, oltre a imponenti sculture in bronzo dorato, tra cui Il Pensiero di Giulio Monteverde e L’Azione di Francesco Jerace. Non meno importanti sono i pennoni decorati con le Vittorie alate di Edoardo Rubino ed Edoardo De Albertis, simboli di una nazione unita e in crescita.
Chi ha realizzato il Vittoriano di Roma
“Il Vittoriano rappresenta una pietra miliare nella storia italiana, non solo come simbolo d’identità nazionale, ma anche come capolavoro artistico,” sottolinea Edith Gabrielli, direttrice del VIVE, durante la presentazione dei lavori ultimati. Realizzato dall’architetto Giuseppe Sacconi, il monumento fu decorato dai migliori scultori dell’epoca per celebrare l’immagine del giovane Stato italiano. Gabrielli spiega come l’intervento di restauro si sia ispirato ai principi cardine del restauro italiano: non solo riportare l’opera alla sua bellezza originaria, ma anche preservarne i segni del tempo, in un equilibrio tra memoria storica e estetica.
Chi ha finanziato il restauro del Vittoriano di Roma
A rendere possibile il restauro è stata maison Bulgari, che ha finanziato il progetto attraverso l’Art Bonus, un’iniziativa che incentiva il sostegno privato al patrimonio culturale. “Abbiamo apprezzato il profondo rispetto per le competenze scientifiche dimostrato dalla maison”. Jean-Christophe Babin, Ceo di Bulgari, esprime il suo orgoglio per il contributo al restauro di un monumento che incarna il legame tra passato e presente. “Il Vittoriano non è solo un simbolo di unità nazionale, ma un riflesso della creatività e dell’eccellenza italiana, valori che ispirano il nostro lavoro ogni giorno” ha dichiarato.
Quanto esporta Bulgari ogni anno
Oltre a celebrare l’arte, questo progetto ribadisce l’importanza del patrimonio culturale come pilastro economico. Bulgari, che esporta il 95% della sua produzione, si sente parte integrante del successo italiano, un paese che nel 2024 si è distinto come leader mondiale nell’export grazie a una rete di piccole e medie imprese innovative. “Siamo grati a Roma e all’Italia per averci ispirato” dice ancora Babin. “Grazie a questo restauro, il Vittoriano torna ad essere non solo una meta turistica, ma un simbolo vivente della storia e dell’arte del nostro paese”.












