Home » Le tre piramidi di Giza costruite su un ramo del Nilo: lo dice una ricerca
Le piramidi di Giza in Egitto, icone del mondo antico, hanno da sempre affascinato e interrogato l’umanità. Ora, una nuova ricerca ipotizza che la loro costruzione sia stata agevolata da un corso d’acqua scomparso, il Ramo di Ahramat, un tempo affluente del Nilo. Questa teoria, proposta da un team di ricercatori dell’Università della Carolina del Nord a Wilmington, sostiene che questo ramo fluviale, largo oltre 600 metri e lungo circa 63 chilometri, scorreva vicino alle piramidi e ne facilitava il trasporto dei materiali da costruzione.
Un’analisi di immagini satellitari, dati geofisici e carotaggi del suolo ha rivelato la presenza di questo antico corso d’acqua. Inoltre, le strade rialzate che conducono alle piramidi terminano bruscamente dove un tempo si trovava la riva del fiume, suggerendo un legame tra le due strutture. Contrariamente al deserto arido che conosciamo oggi, la regione delle piramidi era un tempo un’oasi di paludi e pianure alluvionali. Il Ramo di Ahramat, fornendo una via d’acqua navigabile, avrebbe permesso il trasporto di materiali pesanti e di persone verso i cantieri delle piramidi.
Nel corso dei millenni, il corso del Nilo e dei suoi affluenti si è modificato, lasciando i siti archeologici isolati dall’acqua. La scoperta del Ramo di Ahramat offre una nuova chiave di lettura per comprendere la complessa logistica che ha permesso la costruzione di queste imponenti strutture, inserendo le piramidi in un contesto ambientale dinamico e ricco di risorse.
La teoria del Ramo di Ahramat apre nuove prospettive sulla storia e la costruzione delle piramidi di Giza. La collaborazione tra archeologia, geofisica e tecnologie di remote sensing promette di svelare ulteriori segreti su questo affascinante sito archeologico.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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