La sesta edizione della rassegna Teatro Grande di Pompei, conosciuta come Pompei Theatrum Mundum, è attualmente sospesa. Il regista Roberto Andò, direttore del Teatro Nazionale di Napoli, ha rivelato la notizia durante l’annuncio del programma della rassegna presso il teatro Mercadante. Si è trattato di un vero e proprio fulmine a cielo sereno, poiché la conferenza stampa per presentare il programma della rassegna è stata invece trasformata in un annuncio di “mutilazione”, come definito dallo stesso Andò.
Il taglio dei fondi: La decisione della Regione Campania
Il direttore del Teatro di Napoli ha rivelato ai giornalisti e al pubblico presente nel foyer del Mercadante che la Regione Campania ha tagliato di netto il contributo di due milioni di euro. Tale contributo era stato precedentemente concesso grazie a un fondo europeo Poc. Le parole di Andò sono state: “Non ci sono state date motivazioni. Solo che i fondi saranno utilizzati per altro“. La spesa per la rassegna estiva di Pompei è di circa 700mila euro. Il direttore del Teatro di Napoli ha fatto appello al Ministero della Cultura, per cercare una soluzione alternativa. Andò ha informato subito il ministro e il sindaco di Napoli della situazione e ha sottolineato che il Teatro Nazionale di Napoli ha un significato sociale importante e rappresenta un mondo di lavoratori. L’unicità del teatro nazionale del Sud, secondo Andò, rende questo un atto contro il Mezzogiorno e contro Napoli.
Pompei Theatrum Mundum: la storia del progetto
Pompei Theatrum Mundum è un progetto del Teatro di Napoli (Teatro Nazionale) che celebra quest’anno la sesta edizione. Il progetto è in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e la Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival. L’obiettivo della rassegna estiva è di unire la cultura classica con la contemporaneità, e di portare il teatro e la cultura in uno dei luoghi più iconici del mondo antico. Con la sospensione della rassegna estiva a Pompei, l’intero progetto rischia di essere compromesso.
