Home » Sceneggiatori americani di nuovo al lavoro: termina lo sciopero
Gli sceneggiatori americani hanno posto fine allo sciopero il 26 settembre, dopo 148 giorni di lotta. Con lo stop iniziato il 2 maggio, l’industria dello spettacolo ha subito una paralisi senza precedenti. Le conseguenze si sono riversate non solo sul grande schermo ma anche sulla programmazione televisiva, creando un vuoto che solo ora inizia a colmarsi. Nel corso degli ultimi mesi, il movimento si è ampliato con l’adesione dei colleghi attori, che restano ancora attivi nelle lotte sui set e negli uffici di produzione.
Domenica scorsa, una bozza di contratto triennale è stata siglata con l’Alleanza dei produttori, giungendo nelle mani degli 11.500 membri del sindacato degli sceneggiatori americani. L’importante decisione sulla ratifica è fissata dal 2 al 9 ottobre, ma nel frattempo gli sceneggiatori possono tornare a lavorare in condizioni notevolmente migliorate. Meredith Stiehm, presidente del sindacato degli sceneggiatori della costa occidentale, ha annunciato con orgoglio: “Abbiamo raggiunto un grande successo”. Questo contratto garantisce infatti notevoli guadagni e protezioni per gli sceneggiatori in ogni aspetto dell’industria. La Wga sostiene di aver conquistato miglioramenti per un totale di 233 milioni di dollari, ben al di sopra degli 86 milioni offerti dalla controparte fino a maggio.
Il contratto prevede un aumento del 5% nel salario minimo durante il primo anno, seguito da un incremento del 4% nel secondo e del 3,5% nel terzo. Inoltre, è stato introdotto un sistema di bonus per i diritti d’autore delle opere in streaming, un tema centrale che ha scatenato lo sciopero. Gli sceneggiatori riceveranno ora premi se le serie o i film a cui hanno contribuito raggiungono almeno il 20% degli abbonati nazionali nei primi 90 giorni.
Per far fronte a questa innovazione, la Wga avrà accesso ai dati riservati sulla visualizzazione delle opere. Riguardo alla scrittura delle serie e alle “writing room,” i produttori sono ora obbligati ad assumere almeno 3 sceneggiatori per stagioni di 6 episodi e sei autori per quelle con più di 13 episodi. Il sindacato ha anche garantito protezioni contro l’ampio utilizzo dell’intelligenza artificiale. Le aziende dovranno sempre dichiarare se il materiale fornito agli sceneggiatori è generato da software. Gli sceneggiatori non potranno essere costretti a utilizzare l’AI nel processo di scrittura o riscrittura.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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