Il prossimo 2 febbraio sarà una data da segnare per tutti i fan dei Rolling Stonse. Quel giorno infatti esce “The Rolling Stones Singles 1966-1971”. L’annuncio viene dalla ABKCO Records. Parliamo di un raro tesoro in edizione limitata, con 18 singoli in vinile da 7 pollici ed extended play. Un viaggio pazzesco nell’evoluzione sonora della “The World’s Greatest Rock ‘n’ Roll Band”. Le tracce, rimasterizzate da Bob Ludwig, sono accompagnate da un libro di 32 pagine contenente le appassionanti note di copertina di Nigel Williamson. Immagini rare e memorabilia, arricchite da un set di cinque cartoline fotografiche e un poster unico nel suo genere.
Vibrazioni metamorfiche: da sperimentazioni psichedeliche al blues rovente
“The Rolling Stones Singles 1966-1971” è un tuffo nel cuore di un periodo clou per la band. Quegli anni furono infatti caratterizzati dalla transizione dai suoni sperimentali e psichedelici di “We Love You” e “She’s a Rainbow” al travolgente rock blues di “Honky Tonk Women” e “Wild Horses”. Durante questo stesso arco temporale, il chitarrista e membro fondatore Brian Jones passò il testimone a Mick Taylor, segnando un momento epocale nella storia del gruppo. Tra cambiamenti stilistici e sconvolgimenti tra il ’66 e il ’71, gli Stones dominarono le classifiche con sette singoli nella Top Ten sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna.
The Rolling Stones: uno sguardo nel loro cuore creativo
Nel set spiccano perle nascoste e rarità che delizieranno i collezionisti. Il tono inquietante e la celebre linea di sitar di “Paint It, Black” risuoneranno ancora nelle versioni americana e britannica del 45. Il lato B di quest’ultima, invece, “Long Long While”, si rivelerà come un’autentica gemma mai inclusa in un album. Ulteriori chicche per gli appassionati includono i lati B rari come “Who’s Driving Your Plane”, l’irresistibile “Have You Seen Your Mother, Baby, Standing In The Shadow?”. C’è poi anche “Child Of the Moon”, affiancato a “Jumpin’ Jack Flash”. I collezionisti potranno apprezzare i mix mono del 1967 di “We Love You” e “Dandelion”, entrambi caratterizzati da una reprise in coda che rende omaggio all’altra traccia in modo straordinariamente creativo.
