Home » Agatha Christie finisce (anche lei!) nel mirino della cancel culture
Agatha Christie finisce (anche lei!) nel mirino della cancel culture. Dopo i casi di Roald Dahl e Ian Fleming, anche la signora del giallo più famosa al mondo subisce interventi sui suoi libri.
In un recente articolo pubblicato sul Telegraph, in Inghilterra, si è appreso che la casa editrice responsabile della pubblicazione dei libri di Agatha Christie (la Harper Collins) ha deciso di apportare alcune modifiche alle sue opere al fine di “evitare di offendere i lettori appartenenti a gruppi etnici diversi”. Questa iniziativa è stata presa a seguito di alcune contestazioni mosse nei confronti della scrittrice, la quale, in alcune delle sue celebri opere, avrebbe fatto uso di termini ritenuti oggi razzisti e offensivi. Il progetto di revisione dei testi è stato avviato nel corso del 2020 e ha portato alla pubblicazione di nuove edizioni “ripulite” delle storie più famose di Christie, tra cui quelle che vedono come protagonisti Hercule Poirot e Miss Marple. Oltre alla rimozione dei termini ritenuti offensivi, in alcuni casi sono stati anche riscritti e rimossi alcuni passaggi delle opere.
Tra le parole eliminate figurano quelle utilizzate dalla scrittrice per riferirsi a persone di etnia diversa da quella britannica (“negro”, “zingaro”, “ebreo”) nonché quelle che risentono di una mentalità coloniale e di pregiudizi razzisti. Inoltre, sono state eliminate anche espressioni come “orientale” e “dal temperamento indiano” utilizzate per descrivere alcuni personaggi. La HarperCollins ha costituito un gruppo di “lettori sensibili” per apportare le modifiche necessarie senza snaturare lo spirito originale delle opere. Sui social network però si sta scatenando una forte polemica tra i lettori dell’autrice, alcuni dei quali vedono nell’iniziativa una sorta di “omicidio” perpetrato contro le opere di Christie. In ogni caso, sembra che la casa editrice abbia intenzione di mantenere una edizione originale accanto a quella rivista e corretta, per venire incontro alle diverse esigenze dei suoi lettori. Resta da vedere quale sarà l’esito di questa vicenda e se altri autori seguiranno l’esempio della HarperCollins.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture