Home » Campiello Junior 2023: vincono Nicola Cinquetti e Davide Rigiani
Nicola Cinquetti, con “L’incredibile notte di Billy Bologna” (Lapis), e Davide Rigiani con “Il Tullio e l’eolao più stranissimo del Canton Ticino” (Minimum Fax), sono i vincitori del Premio Campiello Junior 2023. Questo prestigioso riconoscimento è suddiviso in due categorie: 7-10 anni e 11-14 anni. Promosso dalla Fondazione Il Campiello e dalla Fondazione Pirelli, ha l’obiettivo di evidenziare l’importanza della lettura come strumento di formazione personale.
La cerimonia di premiazione del Premio Campiello Junior 2023 si è tenuta nel suggestivo Teatro Parenti di Milano, anche se è stata interrotta a causa dell’evacuazione dell’area. Si è comunque conclusa successivamente presso la sede della Fondazione Pirelli. La finale è stata condotta da Massimo Polidoro ed Emilia Tribuzi. Questo alla presenza dei candidati delle due categorie, 7-10 anni e 11-14 anni. La Giuria di Selezione del Premio, presieduta dallo scrittore Roberto Piumini, ha valutato le opere in competizione. Le due Giurie Popolari, composte da alunni dell’ultimo anno delle scuole primarie e da allievi del triennio delle scuole secondarie di primo grado, hanno contribuito a determinare il vincitore.
“L’incredibile notte di Billy Bologna” narra la storia di Matamoto, un temibile maestro giapponese che si esprime solo attraverso versi haiku. Ha costruito un gigantesco domino composto da milioni di tessere. Dopo sei mesi di lavoro immenso e paziente, l’installazione verrà finalmente esposta al pubblico il giorno successivo. Tuttavia, la notte prima dell’evento, Billy, il protagonista, decide di visitare l’opera di nascosto e rimane incantato al punto da provocarne accidentalmente il crollo. Billy è preso dal panico pensando che Matamoto lo ucciderà con la sua spada, e quindi, nel cuore della notte, fugge per raggiungere un’isola dove nascondersi.
Qui, sulla spiaggia, incontra Angelho, un giovane vestito di bianco, che gentilmente gli offre il suo aiuto. Il romanzo di Davide Rigiani, invece, si avventura attraverso superlativi iperbolici, situazioni assurde e animali fantastici, seguendo le orme di autori come Gianni Rodari, Pennac e Vonnegut, dei film di Wes Anderson e dei fumetti di Calvin & Hobbes. Rigiani ci ricorda quanto possa essere felice e sovversiva la letteratura. Un gioco spericolato con la lingua, una trovata esilarante che sconvolge la metafora dell’ordine universale rappresentata dalla Svizzera.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture