Home » L’International Booker Prize 2023 va a Georgi Gospodinov per Cronorifugio
L’International Booker Prize 2023 incorona il talento letterario dello scrittore bulgaro, Georgi Gospodinov, per la sua opera intitolata “Time Shelter”. Tradotto in inglese dalla penna di Angela Rodel per Weidenfeld & Nicolson, il romanzo si è guadagnato il prestigioso riconoscimento britannico dedicato a opere letterarie scritte in qualsiasi lingua, tradotte in inglese e pubblicate nel Regno Unito o in Irlanda. Un encomio che Gospodinov, primo autore di lingua bulgara ad aver ricevuto tale onore, condivide con la sua affiatata compagna di traduzione, Angela Rodel.
In Italia Time Shelter è uscito con il titolo “Cronorifugio”, nella sua traduzione italiana a cura di Giuseppe Dell’Agata e pubblicata da Voland. Le vendite confermano che ha già conquistato il cuore dei lettori italiani nel 2021, aggiudicandosi anche lo Strega Europeo nel 2021. Un affresco fantastico, opera dell’acclamato Gospodinov, considerato il più eminente autore bulgaro vivente, che dipinge un mondo immaginario, popolato da cliniche del passato. Questi edifici straordinari, veri e propri santuari temporali, presentano ogni piano come una fedele riproduzione di un decennio del secolo scorso. Questa idea visionaria mira a fornire conforto e sollievo alle persone affette da Alzheimer, nonché a coloro che hanno perso la memoria o che faticano ad affrontare il presente. Come descritto da Vanni Santoni in una recente recensione, Gospodinov afferma: “Volevo creare un romanzo sui mostri del passato”.
La giuria del International Booker Prize 2023, guidata dalla scrittrice franco-marocchina Leïla Slimani, ha selezionato “Time Shelter” di Georgi Gospodinov tra i sei romanzi finalisti. Tra gli altri candidati spiccano opere di grande rilievo come “Boulder (And Other Stories)” di Eva Baltasar (pubblicato in Italia da Nottetempo con lo stesso titolo), “The Gospel According to the New World” di Maryse Condé (pubblicato da Giunti con il titolo “Il vangelo del nuovo mondo”), “Whale” di Cheon Myeong-kwan (prossimamente disponibile per E/O), “Standing Heavy” di GauZ’ (pubblicato da Elliot come “Posti in piedi”), e “Still Born” di Guadalupe Nettel (pubblicato da La Nuova Frontiera con il titolo “La figlia unica”).
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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