Home » Eccidio delle Fosse Ardeatine: a quasi 80 anni dall’orrore un monito per tutti
Eccidio delle Fosse Ardeatine: lo scorso 24 marzo si è celebrato il triste anniversario (il 79esimo) dell’ episodio tra i più bui della Seconda Guerra Mondiale e della storia italiana e tedesca. Forse non tutti sanno però per quale motivo avvenne questo eccidio e come vennero scelti i condannati da uccidere.
Le Fosse Ardeatine sono un luogo di grande importanza storica per la città di Roma. Si tratta di cave di pozzolana situate sulla Via Ardeatina, all’epoca della guerra utilizzata come deposito di munizioni dall’esercito tedesco. Il 24 marzo 1944, in risposta all’attentato di via Rasella, in cui un gruppo di partigiani uccise 33 soldati tedeschi, il colonnello Kappler, comandante delle SS in Italia, ordinò la rappresaglia. Vennero scelti 335 uomini (più di dieci italiani per ogni tedesco ucciso). Erano prevalentemente civili, tra cui ebrei, prigionieri politici e militari italiani, da uccidere in rappresaglia.
I prigionieri furono portati alla cava e fatti entrare in gruppi di cinque. Poi vennero uccisi con colpi di pistola alla nuca. Il lavoro fu fatto da 24 uomini delle SS, che si avvicendavano nel compiere il loro compito. L’eccidio durò diverse ore e alla fine furono uccise 335 persone. Tra loro c’erano anche 75 soldati italiani, che Kappler aveva deciso di includere come rappresaglia contro il generale Roatta. Quest’ultimo aveva rifiutato di consegnare i prigionieri politici italiani ai tedeschi.
Le Fosse Ardeatine rappresentano uno dei momenti più tristi della storia italiana, un atto di barbarie senza precedenti. Da molti anni, un mausoleo nel luogo dell’eccidio onora il ricordo delle vittime, ed è diventato un luogo di pellegrinaggio per i visitatori. La memoria delle Fosse Ardeatine è stata preservata grazie alla tenacia delle persone che hanno lavorato per far conoscere la verità sulle circostanze dell’eccidio e per far sì che gli autori dell’attacco fossero portati davanti alla giustizia. Oggi, il mausoleo delle Fosse Ardeatine è diventato un simbolo della lotta contro l’oppressione e la violenza, un luogo dove le persone possono riflettere sulle conseguenze della guerra e sul valore della vita umana. L’eccidio resta una cicatrice nella storia italiana, ma sono anche un monito a non dimenticare mai gli orrori della guerra e a lavorare per costruire un mondo più giusto e pacifico.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
Gruppo Editoriale: USB - Animalsland - Findyourtravel - Foodando - Nearfuture
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