Di fronte alla direttrice del Parco Archeologico di Paestum, Tiziana D’Angelo, e a una delegazione del Metropolitan Museum di New York, il pittore Fernando Mangone, le cui opere sono pure vibrazioni di luci e di colori, ha portato in vita la storia antica attraverso la sua esecuzione libera e immediata, riportando le rivisitazioni e le re-interpretazioni della celebre tomba su grandi pannelli.
Mangone, profondo conoscitore di questi luoghi e dei loro tesori, ha dato vita a una performance che va oltre la mera rappresentazione artistica. Con una profonda comprensione dei grandi miti dell’antichità, delle opere d’arte e della storia stessa, Mangone ha arricchito gli spazi dell’immensa architettura di Paestum con la sua opera, creando atmosfere intense e suggestive. Queste atmosfere, capaci di unire passato e presente, tradizione e modernità, antichi miti e visioni contemporanee, invitano il pubblico a una riflessione profonda sul senso della vita e dell’esistenza umana.
“L’arte è un messaggio all’umanità per narrare la bellezza del creato – ha detto l’artista – Con la mia performance al Museo Archeologico di Paestum, ho cercato di portare in vita non solo l’antichità, ma anche le emozioni e le riflessioni che essa suscita in noi. Attraverso i colori e le forme, ho voluto offrire al pubblico un’esperienza che va oltre la mera osservazione, invitandoli a confrontarsi con la propria fragilità e mortalità, ma anche con la bellezza e la grandezza dell’essere umano nel suo viaggio attraverso il tempo”.

Che cosa rappresenta la Tomba del Tuffatore?
La Tomba del Tuffatore è un reperto unico nel suo genere, testimone del periodo greco della Magna Grecia. È una sepoltura a lastroni, chiusa da una copertura piana, con affreschi sulle pareti interne. Sulla lastra di copertura è dipinto un uomo che si tuffa in acqua: il tuffo simboleggia il passaggio dalla vita alla morte.
Cosa c’è nel Museo di Paestum?
Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, situato nell’antica città di Paestum in Campania, è una delle più importanti istituzioni archeologiche d’Italia. Il museo ospita una vasta collezione di reperti che raccontano la storia della Magna Grecia, tra cui la celebre Tomba del Tuffatore, testimonianza di pittura greca classica. Al suo interno, i visitatori possono ammirare manufatti, sculture e oggetti quotidiani che illustrano la vita, la cultura e le tradizioni degli antichi Greci e Romani. Oltre alle esposizioni permanenti, il museo organizza mostre temporanee e iniziative educative.
Come arrivare al Museo di Paestum
Il Museo si trova a Paestum, in provincia di Salerno, in Via Magna Grecia 919, Comune di Capaccio Paestum. Raggiungerlo è molto semplice: uscendo dalla stazione ferroviaria, fermata Paestum, si entra nella città antica. Basterà una piacevole passeggiata di 15 minuti, passando da porta Sirena, per arrivare al Museo e all’area archeologica.
- in auto: autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria: da nord uscire a Battipaglia; da sud uscire a Eboli. Dalla statale 18 uscire a Capaccio Scalo e raggiungere la via Laura di Paestum (Km 23 dal casello autostradale di Battipaglia e Km 20 dal casello autostradale di Eboli)
- in treno: Trenitalia: linea Napoli centrale – Reggio Calabria, fermata Paestum
- in aereo: Aeroporto Internazionale di Napoli (distanza km 95)
- in nave: Molo Beverello di Napoli (distanza km 90), Molo Trapezio di Salerno (distanza Km. 35).