Home » Archeologia: tornano in Italia dagli Usa 266 reperti trafugati in passato
L’8 agosto scorso ha segnato un momento epocale per l’Italia e per l’archeologia. Sono stati infatti restituiti da New York 266 reperti archeologici italiani, trafugati in passato. I reperti sono atterrati qualche ora fa nel nostro Paese con un volo speciale.
Il merito di questa straordinaria restituzione va alle accurate indagini condotte dai carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, che hanno riportato in patria questi tesori di inestimabile valore. I reperti, una volta parte del tessuto culturale italiano, erano stati strappati via e trasportati attraverso i mari fino agli Stati Uniti. Il tramite era il commercio legato al mercato nero dell’arte.
Questo oscuro mercato globale ha dato vita a un sottobosco di commercio illegale, dove tali tesori archeologici potevano valere decine di milioni di euro. Questa collezione abbraccia un vasto arco temporale, spaziando dall’epoca Villanoviana (IX/VIII sec a.C.) alla civiltà etrusca (VII/IV sec. a.C.). Ci sono poi pezzi dalla Magna Grecia (V/III sec. a.C.) fino all’opulenza dell’età romana imperiale (I-II sec d.C.). Questi gioielli artistici, trafugati senza scrupoli da mercanti internazionali negli anni ’90, sono ora tornati a casa.
Questo trionfo della giustizia culturale è il risultato di indagini articolate e coordinamento tra la magistratura italiana e la procura distrettuale di Manhattan. L’assistant district attorney Matthew Bogdanos e i suoi colleghi di Homeland Security Investigations (Hsi) hanno fornito prezioso supporto. Tra i reperti recuperati, spiccano 70 lotti per un totale di 145 pezzi, parte di un procedimento fallimentare associato al cittadino inglese Robin Symes. Grazie al lavoro instancabile del Comando Tpc e alla stretta cooperazione con la procura di Roma, è stato possibile localizzare e recuperare questi tesori culturali, contrastando così il traffico internazionale di beni archeologici.
Infine, si è assistito al gesto di generosità del Menil Collection Museum di Houston, che ha scelto di restituire spontaneamente 65 manufatti. Dopo aver riconosciuto la loro provenienza da scavi clandestini in territorio italiano e l’esportazione illecita, i reperti sono tornati a impreziosire il patrimonio culturale del nostro paese.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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