Home » Byars in mostra al Pirelli HangarBicocca: dal 12 ottobre la prima retrospettiva italiana
James Lee Byars meritava una retrospettiva, che non c’era mai stata in Italia. Fino ad ora. Già, perché dal 12 ottobre e fino al 18 febbraio 2024 una grande mostra sarà aperta al pubblico. La location è il suggestivo contesto delle Navate di Pirelli HangarBicocca, a Milano. La retrospettiva è dunque la prima in Italia dedicata all’artista americano dopo la sua scomparsa nel 1997. E porta a Milano un’ampia selezione di sculture e installazioni monumentali create tra il 1974 e il 1997. Alcune di queste opere, raramente esposte, fanno la loro apparizione in Italia per la prima volta.
Curata da Vicente Todolì e organizzata congiuntamente da Pirelli HangarBicocca e dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofìa di Madrid, la mostra presenta opere di grandi dimensioni che mescolano con eleganza materiali pregiati come il marmo, la seta, la foglia d’oro e il cristallo con forme minimaliste e archetipiche quali sfere, prismi e pilastri. La combinazione di tali elementi offre uno spettacolo visivo ricco di riferimenti simbolici ed estetici, un connubio tra forma e contenuto che affascina e ispira.
La mostra esplora i molteplici significati allegorici e formali della materia, concentrandosi sulle tematiche che hanno guidato la pratica di James Lee Byars. L’artista nel tempo ha indagato la ricerca della perfezione, l’approccio al dubbio nella vita e la finitezza dell’essere umano. Invita i visitatori a meditare sul potere alchemico dell’arte nel modellare la realtà che ci circonda, creando un dialogo unico tra spiritualità e creatività. Il percorso espositivo prende vita con “The Golden Tower” (1990), una torre dorata che svetta a 21,25 metri d’altezza e rappresenta l’indagine dell’artista sull’interazione tra forme perfette e materiali immutabili. La ciclicità e la temporalità della vita emergono in elementi come il cerchio e la sfera, visibili in particolare in due opere straordinarie: “The Door of Innocence” (1986-89) e “The Tomb of James Lee Byars” (1986).
Al termine di questo affascinante viaggio espositivo, il cubo si trasforma in un santuario dedicato a “Red Angel of Marseille” (1993). Qui, mille sfere di vetro rosso disposte a pavimento prendono vita, creando una forma che richiama l’antropomorfismo e, allo stesso tempo, la natura floreale. L’opera di Byars si manifesta come una sinfonia di vetro rosso, un’esperienza visiva che cattura l’immaginazione e nutre l’anima.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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