Home » Villa di Civita Giuliana a Pompei: nuove scoperte archeologiche della vita quotidiana
Lo scavo della Villa di Civita Giuliana, una villa suburbana a nord di Pompei, restituisce ancora oggetti meravigliosi. Tra questi stoviglie da cucina e contenitori in ceramica comune e refrattaria. Sono stati scoperti nella stessa posizione, quasi duemila anni dopo, esattamente come erano. Molto probabilmente erano posti su una piccola mensola al momento dell’eruzione del Vesuvio nel fatidico 79 d.C.
La Villa di Civita Giuliana è stata oggetto di saccheggio sistematico per anni. Dal 2017 è però stata al centro di scavi stratigrafici che continuano a rivelare nuovi dati e scoperte. Recentemente è stata scoperta anche una stanza con tre letti in legno e reti di corda destinata a tre schiavi che lavoravano nella villa, forse di una piccola famiglia. E che dire di un carro cerimoniale decorato con rilievi d’argento? E poi una stalla con un sauro bardato e gli scheletri di due individui sorpresi dall’eruzione, dei quali sono stati fatti i calchi. Gli ultimi oggetti sono stati rinvenuti lungo le pareti di ciò che doveva essere un’area destinata ai servitori, vicino a una strada moderna che attraversa la villa e che fino a pochi giorni fa era utilizzata dal traffico. Insomma, la storia dell’eruzione di Pompei continua a restituire preziose testimonianze della vita di allora.
Nel 2019 un accordo tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e il Parco Archeologico di Pompei, siglato dall’ex direttore Massimo Osanna e dal Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Pierpaolo Filippelli, ha salvato questa zona dal saccheggio continuo dei tombaroli. L’accordo è stato rinnovato nel 2021 dal direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, e dal procuratore Nunzio Fragliasso. La scoperta delle stoviglie e delle coppe in ceramica, che molto probabilmente erano sul luogo durante l’ultima parte dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., dimostra come l’indagine stratigrafica di un sito, riesca a dare informazioni sulla vita quotidiana che sono poco documentate nelle fonti scritte, grazie alla straordinaria conservazione degli oggetti.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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