Home » Helmut Berger, addio all’attore icona del cinema di Visconti
Addio ad Helmut Berger. La leggenda del cinema, l’attore austriaco scoperto e amato da Luchino Visconti, ci ha lasciati. Il destino non gli ha concesso di attendere il suo compleanno (era nato il 29 maggio 1944 a Bad Ischl, in Austria) e, purtroppo, non avrà la possibilità di essere celebrato come sperava alla conclusione del festival di Cannes.
Indubbiamente, Luchino Visconti è stato il regista che ha dato il via alla carriera di Helmut Berger, trasformandolo in una vera e propria icona. Grazie alla sua guida, l’attore ha lasciato un’impronta indelebile nei film di successo come “Ludwig” e “The Damned”. Tuttavia, la fama di Berger è legata anche ad altre pellicole e registi di spicco. Ha fatto parte del cast di “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica e ha collaborato con Tinto Brass in “Salon Kitty”. Inoltre, ha preso parte a “Il Padrino Parte III” di Francis Ford Coppola. Helmut Berger ha vissuto una vita caratterizzata da eccessi e libertà sfrenata, diventando l’incarnazione del concetto del “bello e dannato”. Nel 2019, dopo diverse problematiche di salute, ha detto addio definitivamente alla sua carriera cinematografica.
Helmut Berger, pseudonimo di Helmut Stein Berger, proveniva da una famiglia di albergatori. All’età di 18 anni, si trasferì a Londra, dove iniziò a lavorare come modello, per poi spostarsi a Roma. L’incontro con Luchino Visconti fu un momento cruciale nella sua vita, ma la morte del regista nel 1976 lasciò un vuoto immenso. L’attore attraversò un periodo lungo e difficile di depressione, e la sua carriera non riuscì mai a raggiungere gli stessi vertici raggiunti con Visconti.
Tuttavia, non mancarono ruoli offerti da registi di grande calibro: nel 1990 Francis Ford Coppola lo scritturò per interpretare Keinszig, un potente banchiere svizzero, in “Il Padrino III”. Claude Chabrol lo volle nell’adattamento televisivo del romanzo “Fantomas”. Nel 1992, Madonna lo chiamò per il video musicale di “Erotica”. Nel 2014, fece parte del cast del film francese “Yves Saint Laurent”, diretto da Bertrand Bonello, in cui interpretava l’acclamato stilista francese durante gli ultimi anni della sua vita. Nel 2015, suscitò grande discussione alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario di Andreas Horvath intitolato “Helmut Berger, Actor”, che lo ritraeva nella sua dimora decadente alla periferia di Salisburgo, tra farmaci e bottiglie di vodka vuote, spesso in uno stato di alterazione accompagnato da urla rabbiose e oscenità varie.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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