Il nuovo capolavoro di Martin McDonagh è uscito lo scorso 2 febbraio, ed è ancora nelle sale. Un vero e proprio gioiellino della cinematografia attuale irlandese che vale la pena di essere visto. Stiamo parlando de “Gli spiriti dell’Isola” (titolo originale The Banshees of Inisherin), con un Colin Farrel strepitoso e che, a nostro avviso, meriterebbe diverse statuette dell’Oscar ai prossimi Academy Awards.
Farrell al suo meglio in questa performance
The Banshees of Inisherin riunisce la star con, appunto, Martin McDonagh e Brendan Gleeson (il trio ha lavorato insieme già in In Bruges) a cui si aggiunge Barry Keoghan (il suo co-protagonista in The Killing of a Sacred Deer). Farrell è chiaramente tra amici. Eppure non c’è niente di campanilistico nella sua performance. Ricordiamo infatti che per decenni quest’attore è stato paragonato ad altri, descritto come il Brad Pitt irlandese, l’irlandese De Niro, etc. Insomma, la parola “irlandese” era sempre presente. Ora è finalmente chiaro a tutti che Farrell non è il clone di nessuno. È una leggenda a pieno titolo. Il film stesso è qualcosa che potremmo definire un classico freddo, come la pietra. Come l’ultima commedia nera di McDonagh (Tre manifesti ad Ebbing, Missouri, con una strepitosa Frances Mc Dormand), è una versione visivamente elegante dell’ossessione. Non è però un film sentimentale.
Qualche cenno sulla trama (no spoiler)
Ed ecco qualche cenno per la trama del nuovo capolavoro di Martin McDonagh, che ovviamente non spoileriamo. È il 1923 e Padraic Suilleabhain (Farrell) è un contadino amante degli asini, che vive su un’isola remota, al largo della costa occidentale dell’Irlanda. Padraic sembrerebbe essere il secondo più grande “scemo del villaggio”, ma è anche ferocemente astuto quando è ubriaco e incline ad atti di follia. Quando il violinista Colm (Gleeson) dice a Paddy che la loro amicizia è finita, Padraic è inorridito. Colm adora Mozart e vuole concentrarsi sulla composizione di musica che duri nel tempo. Non ha perciò spazio nella sua vita per un amico “troppo carino”. Ma Paddy non si rassegna, ed un Colm sempre più disperato minaccia di tagliarsi le dita della mano che suona il violino a meno che Padraic non si ritiri. Niente da fare: ignorando il consiglio di sua sorella, Siobhan (Kerry Condon) e del giovane fannullone Dominic (un affascinante Keoghan), Padraic escogita un piano. Se Colm pensa che Padraic sia troppo gentile, forse la soluzione è che Padraic diventi più cattivo?
Un film da vedere e rivedere, perché fa riflettere sull’amicizia e sui sentimenti.












