Home » Divina Commedia: le scritture fantasma lette per la prima volta
Sette secoli dopo la sua creazione, il manoscritto 1084 contenente la Divina Commedia di Dante Alighieri, rivela finalmente i segreti di un passato remoto. Conservato presso la Biblioteca Trivulziana di Milano, è stato sottoposto a indagini multispettrali all’avanguardia. Le indagini hanno svelato per la prima volta una serie di “scritture fantasma” nascoste sotto il testo principale. Questo sorprendente risultato è stato ottenuto durante la Summer School Intradams. Si tratta di un progetto promosso dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano, con la collaborazione di diverse istituzioni.
Marta Mangini, paleografa esperta, spiega che oltre la metà dei fogli del manoscritto sono palinsesti, ovvero documenti precedentemente scritti, cancellati e riscritti. Questa scoperta è stata di fondamentale importanza per comprendere l’origine del codice. Gli studi precedenti avevano infatti suggerito che il manoscritto era passato attraverso le mani di Giorgio De Via. Costui era un umanista e cancelliere della Repubblica di Genova nel XV secolo. Successivamente il codice fu acquistato da Galeazzo Crivelli, che lo portò a Milano, introducendovi per la prima volta la stampa.
Le indagini, portate avanti con strumentazioni all’avanguardia, hanno permesso di identificare il materiale originale, in gran parte proveniente da atti notarili e documenti del ‘300, connessi alla città di Napoli. Questi preziosi documenti potrebbero fornire testimonianze storiche riguardanti il Regno di Napoli nel XIV secolo. È questo il periodo di cui la documentazione dell’Archivio di Stato di Napoli è stata gravemente compromessa a causa degli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Alcuni fogli palinsesti rivelano poi tracce di opere letterarie scritte in antico francese, che sembrano essere legate alla corte angioina di Napoli. Questi indizi suggeriscono la possibilità che il codice dantesco sia stato scritto a Napoli o che i fogli riutilizzati siano stati trasportati da Napoli a Genova, due città portuali che intrattenevano intensi scambi commerciali.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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