Dove è stato ritrovato il manoscritto del Milione di Marco Polo 145
Il 2024 è l’anno che celebra i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo. E proprio in questo anno un’importante scoperta ha entusiasmato gli studiosi: un manoscritto sconosciuto del Milione è stato infatti ritrovato nei cataloghi della Biblioteca Diocesana Ludovico Jacobilli di Foligno. Anche se questo manoscritto, etichettato come Jacobilli A.II.9, era già registrato nei documenti della biblioteca, fino ad oggi era rimasto ignorato dagli esperti di letteratura medievale. Si tratta del 145° manoscritto conosciuto del Milione, l’ultimo tra quelli catalogati finora, e il ritrovamento rappresenta un contributo significativo agli studi sulla diffusione dell’opera del viaggiatore veneziano.
Quale team di studiosi ha scoperto il manoscritto 145 de Il Milione
Il ritrovamento del manoscritto è avvenuto nel contesto di una ricerca coordinata da un team internazionale di studiosi, guidati da Eugenio Burgio, Marina Buzzoni e Samuela Simion dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con Antonio Montefusco dell’Università di Nancy. Questa scoperta riveste un’importanza notevole per gli studiosi della letteratura medievale, poiché il manoscritto aggiunge nuovi tasselli alla complessa storia della trasmissione del Milione. Le diverse versioni e traduzioni del testo, diffuse in vari ambienti culturali, hanno contribuito a renderlo una delle opere più affascinanti e poliedriche del Medioevo.

Perché è importante il ritrovamento del manoscritto 145 de Il Milione
Il manoscritto ritrovato è di particolare rilievo perché trasmette una traduzione del Milione risalente al primo quarto del Trecento, realizzata mentre Marco Polo era ancora in vita. Questa versione, denominata dagli studiosi come VA, proviene dal nord-est dell’Italia ed è stata ampiamente diffusa, tanto da essere alla base di molte traduzioni successive, sia in latino che in volgare. Di fatto, la maggior parte dei manoscritti superstiti del Milione deriva direttamente o indirettamente da questa versione. VA, dunque, rappresenta la traduzione che ha reso l’opera di Marco Polo accessibile al grande pubblico europeo, consolidando la sua fama in tutto il continente.
Quali nuovi studi saranno pubblicati su Il Milione di Marco Polo
Sebbene ulteriori dettagli sull’importanza di questo manoscritto saranno disponibili nei prossimi mesi, la scoperta ha già aperto nuove prospettive di studio. Un’analisi approfondita sarà presto pubblicata in una delle riviste più autorevoli nel campo della filologia medievale. Inoltre, tra le iniziative dedicate all’anniversario di Marco Polo, spicca la pubblicazione della prima edizione digitale del Milione. Questa edizione, curata da Edizioni Ca’ Foscari e resa disponibile in formato open access, permetterà agli studiosi di tutto il mondo di accedere liberamente a una delle opere più importanti della letteratura medievale, contribuendo ulteriormente alla diffusione del lavoro del grande viaggiatore veneziano.