La Stanza del Custode è famosa per il ritrovamento nel 1961 di uno scheletro giovane, vittima dell’eruzione del 79 d.C. che devastò l’antica città di Ercolano. Inizialmente musealizzato, il letto su cui giaceva lo scheletro si trovava in uno stato di degrado, richiedendo la chiusura al pubblico. Tuttavia, grazie agli sforzi congiunti del Parco e dell’Herculaneum Conservation Project, i recenti studi hanno portato a una nuova comprensione di questo importante reperto.
Un’indagine condotta dall’Università Federico II di Napoli ha identificato cristallizzazioni vicino alla testa dello scheletro, interpretate come tessuto cerebrale. Questa scoperta ha suscitato un rinnovato interesse per la stanza e ha spinto il Parco a lanciare un ambizioso progetto di studio, conservazione e restauro dell’intero ambiente.
In collaborazione con esperti dell’Herculaneum Conservation Project e delle università di Bordeaux e Limoges, il Parco si è impegnato in un intervento multidisciplinare. Questo include lo sviluppo di standard di documentazione elevati, il restauro degli elementi decorativi e la creazione di una replica in stampa 3D dello scheletro per scopi museali.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno finanziario sia da parte del Ministero della Cultura che da donatori privati, come la Friends of Herculaneum Society di Cambridge.
Questo progetto non solo porta avanti la tradizione di ricerca e conservazione a Ercolano, ma anche rinnova l’esperienza dei visitatori. Ora, i turisti possono assistere alle attività di cantiere in diretta e immergersi nell’atmosfera della Stanza del Custode restaurata, sperimentando l’incontro tra antico e moderno in uno dei luoghi più significativi della storia romana.

Come si chiamava prima Ercolano?
Distrutta dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., la città di Ercolano era conosciuta come “Herculaneum” in latino. La sua denominazione attuale, “Ercolano”, deriva dal nome del celebre eroe mitologico Ercole.
Cosa vedere ad Ercolano Scavi?
Gli scavi di Ercolano offrono una straordinaria finestra sul mondo dell’antica città romana. Tra le principali attrazioni e punti di interesse da vedere ci sono:
- Le case patrizie: Numerose case di famiglie nobili sono state scavate e restaurate, offrendo una visione dettagliata della vita quotidiana dell’aristocrazia romana. Case come la Casa del Menandro, la Casa del Salone Nero e la Casa del Bel Cortile presentano affreschi ben conservati, mosaici intricati e lussuose strutture architettoniche.
- Gli edifici pubblici: Tra gli edifici pubblici più significativi ci sono la Palestra, il Teatro, i Bagni Pubblici e la Basilica. Questi luoghi offrono un’idea della vita sociale, culturale e religiosa dell’antica Ercolano.
- La Villa dei Papiri: Questa villa, sebbene non ancora completamente scavata, è una delle più grandi e lussuose di Ercolano. È famosa per la sua biblioteca di papiri carbonizzati, che contiene una ricca collezione di opere letterarie antiche.
- Le botteghe e le strade: Gli scavi includono anche una varietà di botteghe, fornaci e strade che mostrano l’attività commerciale e artigianale dell’epoca romana.
- Il Museo Archeologico Virtuale: Questo museo offre una panoramica digitale degli scavi e delle scoperte di Ercolano, consentendo ai visitatori di esplorare in dettaglio gli oggetti d’arte e le strutture senza dover visitare fisicamente il sito.
Quanto tempo ci vuole per visitare gli scavi di Ercolano?
Il tempo necessario per visitare gli scavi di Ercolano può variare in base all’interesse personale, alla velocità di visita e al livello di dettaglio desiderato. Tuttavia, solitamente si consiglia di dedicare almeno 2-3 ore per una visita completa.