Chi è il nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala
L’annuncio del nuovo sovrintendente della Scala di Milano è arrivato dopo una riunione intensa del cda. E quindi Fortunato Ortombina, attuale mente dietro le quinte della Fenice di Venezia, si prepara a prendere le redini dell’illustre istituzione scaligera. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dato il via libera alla nomina dopo un’attenta valutazione del consiglio di amministrazione nella riunione del 16 aprile. Ortombina prenderà ufficialmente il suo incarico a partire dal primo settembre di quest’anno, prontamente affiancato dal predecessore Dominique Meyer fino all’agosto del 2025.
Di cosa si occupa il sovrintendente del Teatro alla Scala
Un sovrintendente si occupa di predisporre i bilanci e preparare tutto affinché la stagione teatrale funzioni al meglio. Il sindaco Sala ha evidenziato l’importanza di un passaggio di testimone armonioso e produttivo durante la conferenza stampa post-nomina. Ortombina avrà modo di immergersi nell’atmosfera unica della Scala nei prossimi mesi, coadiuvato dall’esperienza di Meyer, il quale si impegnerà a facilitare il suo ingresso nel ruolo. Questo periodo di transizione non è solo una formalità, ma un momento cruciale per garantire una continuità senza soluzione di continuità nel prestigioso teatro milanese.

Chi è Fortunato Ortombina
Nato a Mantova nel 1960 e con un background musicale che abbraccia il mondo accademico e professionale, Ortombina porta con sé una vasta esperienza nel campo della musica e dell’amministrazione teatrale. Dopo aver contribuito alla Scala come coordinatore artistico tra il 2003 e il 2007, Ortombina ha ampliato il suo orizzonte artistico dirigendo le fila della Fenice di Venezia, dove ha ricoperto il ruolo di sovrintendente a partire dal 2017. La nomina di Ortombina alla Scala segna un momento di riflessione sulla struttura organizzativa del teatro milanese. La cancellazione della figura del direttore generale da parte di Meyer, in seguito al pensionamento di Maria Di Freda, solleva interrogativi sulla direzione futura dell’istituzione. La decisione spetta ora a Ortombina, il quale dovrà valutare attentamente se reintrodurre questa figura chiave nell’organigramma della Scala.
Come ha accolto la nomina del sovrintendente alla Scala il ministro Sangiuliano
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha accolto con entusiasmo la nomina di Ortombina, definendola un’eccellente manifestazione di collaborazione istituzionale. “Ciò è il frutto di una collaborazione istituzionale e della consapevolezza che il Teatro alla Scala è un simbolo prestigioso della nazione che proietta un’Italia positiva nel mondo”. “Con l’arrivo di Fortunato Ortombina – continua Sangiuliano – inizia una fase nuova che egli stesso sarà chiamato a delineare e costruire. Un curriculum lineare e appropriato: ha fatto molto bene al Teatro la Fenice di Venezia e sono sicuro che ancor meglio farà a Milano. Dopo tre sovrintendenti stranieri, Stéphane Lissner, Alexander Pereira e Dominique Meyer, alla Scala torna un italiano e questo accade appena qualche mese dopo la consacrazione dell’arte del canto lirico a patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO”, conclude il Ministro.