Home » I Macchiaioli a Brescia: oltre 100 capolavori da musei italiani e collezioni private
Dal 20 gennaio al 9 giugno 2024, Palazzo Martinengo a Brescia, una residenza del cinquecento nel cuore della città, apre le porte a un’esposizione dedicata ai “Macchiaioli”. L’evento, curato da Francesca Dini e Davide Dotti, è realizzato grazie all’impegno dell’associazione Amici di Palazzo Martinengo. Il patrocinio viene invece dalla Provincia di Brescia, dal Comune di Brescia e dalla fondazione Provincia di Brescia Eventi. La mostra presenta oltre 100 capolavori di artisti come Fattori, Lega, Signorini, Cabianca, Borrani e Abbati. Le opere provengono principalmente da collezioni private ed istituzioni museali, tra cui le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo della Scienza e Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ di Milano, i Musei Civici di Udine.
Articolata in 10 sezioni, la retrospettiva bresciana traccia un viaggio nell’arte di questi pittori progressisti. Desiderosi di emanciparsi dall’istituzione accademica, dove avevano appreso le tecniche sotto l’influenza di maestri romantici come Hayez e Bezzuoli, i Macchiaioli hanno scritto una delle pagine più poetiche dell’arte italiana ed europea. La modernità e l’attualità dell’arte dei Macchiaioli emergono grazie ai valori universali che la sottendono. Opere esposte, come le “Cucitrici di camicie rosse” di Borrani e “Pascoli a Castiglioncello” di Signorini, rimangono impresse nella memoria per la loro qualità pittorica, lirica e luministica, rappresentando tappe fondamentali di questa eccezionale avventura artistica.
La mostra a Palazzo Martinengo raccoglie le opere chiave che narrano i diversi momenti della ricerca dei Macchiaioli. Essa esplora i luoghi intimi a questi artisti, come il Caffè Michelangiolo di Firenze, Castiglioncello, Piagentina, la Maremma e la Liguria. Emerge il confronto con altri artisti e le diverse scuole pittoriche europee, le sfide, la capacità di auto-esame. Ma c’è anche tutta la flessibilità nel percorrere la strada del progresso senza abbandonare la via maestra della luce e della macchia. Se non sapete da dove derivi il termine “Macchiaioli”, esso fu coniato nel 1862 da un recensore della Gazzetta del Popolo di Firenze, con un doppio senso dispregiativo, riferendosi all’azione furtiva e illegale. Oggigiorno, la storia dei Macchiaioli assume un’importanza critica crescente, poiché hanno instaurato un dialogo audace con le principali comunità artistiche dell’Europa del XIX secolo.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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