Quali capolavori sono esposti al Museo Diocesano Donnaregina dal 30 ottobre
A partire dal 30 ottobre, il Museo Diocesano di Donnaregina accoglierà una preziosa esposizione dedicata alla pittura napoletana del Seicento, mostrando per la prima volta la collezione privata di Giuseppe De Vito. L’allestimento include opere di artisti come Battistello Caracciolo, Luca Giordano e altri maestri dell’epoca, e punta i riflettori su temi sacri e figure simboliche, intrecciando arte e spiritualità. Questo evento artistico coincide con il secondo Giubileo indetto da Papa Francesco e mira a conquistare il pubblico di turisti e pellegrini che visiteranno Napoli nel 2025.
Chi era Giuseppe De Vito
Giuseppe De Vito (1924-2015), originario di Portici, è stato un appassionato collezionista e studioso dell’arte napoletana del Seicento, a cui ha dedicato gran parte della sua vita. Le sue opere sono conservate presso la villa di Olmo a Vaglia, vicino Firenze, sede della Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito per la Storia dell’Arte Moderna a Napoli. Questa collezione, già presentata con successo nel 2023 in musei francesi, rappresenta un viaggio unico attraverso il fervore creativo dell’arte barocca e caravaggesca, guidato dall’amore e dalla conoscenza di De Vito per il patrimonio artistico della sua terra d’origine.
Qual è il percorso della mostra al Museo Diocesano Donnaregina
Curata da Pierluigi Leone de Castris e da Nadia Bastogi, direttrice scientifica della Fondazione De Vito, la mostra propone un viaggio cronologico e tematico tra le varie correnti del Seicento napoletano. Dalle prime influenze del naturalismo caravaggesco alla svolta barocca, i visitatori possono ammirare opere che sembrano dialogare idealmente con quelle già presenti nel Museo e nella chiesa di Donnaregina. Ogni dipinto racconta un frammento della storia e dell’evoluzione dell’arte napoletana, offrendo uno sguardo profondo sulle radici culturali della città.
Quali sono i grandi maestri del Seicento in mostra al Donnaregina
La mostra raccoglie 35 opere di artisti celebri come Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, Massimo Stanzione, e molti altri. L’esposizione comprende anche le opere di specialisti della natura morta, tra cui Luca Forte e Paolo Porpora, che arricchiscono il percorso con un tocco di realismo e dettagli preziosi. Questo evento, che segna i cento anni dalla nascita di Giuseppe De Vito e i quarant’anni dalla morte di Raffaello Causa, offre un omaggio alla grandezza della pittura seicentesca e alle menti che hanno contribuito alla sua riscoperta, celebrando una Napoli artistica e spirituale senza tempo.













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