Home » Louisa May Alcott e gli pseudonimi: scoperti altri racconti della scrittrice di Piccole Donne
La storia della scrittura femminile, intrisa di mistero e identità celate dietro pseudonimi, è un capitolo vasto della letteratura. Molto spesso infatti le donne non potevano rivelare pensieri fuori dal comune, neanche quando scrivevano, senza perdere la buona reputazione. Ecco quindi che lo pseudonimo serviva a coprire tutto ciò. Louisa May Alcott, celebre autrice di “Piccole Donne,” non è stata estranea a questa pratica. Nel corso della sua illustre carriera, infatti, la scrittrice americana ha impiegato diversi nomi d’arte. Recentemente, un inaspettato sviluppo ha animato gli studi su Alcott, grazie alla scoperta di Max Chapnick, ricercatore presso la Northeastern University. Lo studioso ha svelato un inedito pseudonimo utilizzato dalla scrittrice, aprendo nuove porte di comprensione sulla sua opera.
Durante la sua tesi di dottorato, Chapnick ha spulciato biblioteche e archivi digitali, fino a risalire a un racconto del 1860 firmato da E.H. Gould. Lo pseudonimo era finora sconosciuto come alter ego della stessa Alcott. Il racconto, intitolato “The Phantom”, rivela una sorprendente somiglianza stilistica e tematica con l’opera della celebre autrice. La struttura narrativa, un’abile parodia del “Canto di Natale” di Charles Dickens, esplora audacemente questioni controverse legate al genere, al sesso e al potere, mantenendo un nesso profondo con il peculiare stile di Alcott.
La scoperta di Chapnick non si limita a un singolo racconto. Sette racconti, cinque poesie e un’opera di saggistica emergono dall’ombra, tutti attribuibili all’abile penna di Louisa May Alcott sotto lo pseudonimo di E.H. Gould. Questi ritrovamenti, che abbracciano la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 del XIX secolo, sottolineano la diversità del repertorio letterario della scrittrice. Tra gli pseudonimi già noti come A.M. Barnard, Flora Fairfield e Tribulation Periwinkle, si unisce E.H. Gould. Un elenco di maschere letterarie che Louisa May Alcott ha indossato per esplorare le sfumature della sua geniale creatività.
© 2023 World Culture - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli (Registrazione n. 33 del 21/07/2022)
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